Kaylin e Ralph, errori fatali. Vittime delle armi facili Usa

La 20enne uccisa è entrata nel vialetto sbagliato. Il 16enne ferito ha suonato al campanello di un altro

Kaylin e Ralph, errori fatali. Vittime delle armi facili Usa

In un'America che somiglia sempre più ad un Far West a causa della diffusione selvaggia delle armi da fuoco, anche un banale errore può costare la vita. In pochi giorni sono stati ben due gli episodi che hanno sconvolto il Paese: sabato una ragazza di 20 anni è stata uccisa a fucilate dopo che lei e altri tre giovani hanno accidentalmente svoltato in un vialetto sbagliato mentre cercavano la casa di un amico in una zona rurale a nord dello stato di New York. Mentre il 13 aprile a Kansas City, in Missouri, un adolescente afroamericano è stato ferito gravemente da un anziano di 85 anni che gli ha sparato dopo che il 16enne ha suonato alla porta errata mentre stava andando a prendere i suoi fratellini. Per quanto riguarda l'episodio avvenuto nell'Empire State lo sceriffo della contea di Washington, Jeffrey Murphy, ha spiegato che Kaylin Gillis era a bordo di un veicolo per sbaglio entrato nel vialetto del 65enne Kevin Monahan, in un'area poco illuminata della città di Hebron.

«È una zona rurale con strade sterrate, è facile perdersi. Quando i ragazzi si sono resi conto dell'errore e se ne stavano andando, Monahan è uscito dalla veranda e ha sparato due colpi», ha aggiunto lo sceriffo. Uno di questi ha colpito Gillis, che poco dopo è deceduta. Ora l'uomo - bianco, come la vittima - è accusato di omicidio di secondo grado: per le forze dell'ordine «non ha collaborato alle indagini e si è rifiutato di uscire di casa per parlare con la polizia». «Non c'era motivo per Monahan di sentirsi minacciato - ha spiegato Murphy - Questo è un caso molto triste di alcuni giovani che stavano cercando la casa di un amico e sono finiti da quest'uomo che ha deciso di sparare». Il drammatico episodio segue un'altra vicenda sconvolgente avvenuta due giorni prima in Missouri. In questo caso il teenager Ralph Yarl è sopravvissuto, e ha anche ricevuto la telefonata del presidente americano Joe Biden, che gli ha augurato una rapida guarigione. Il sedicenne, che dopo diversi giorni in ospedale è stato dimesso e, come ha riferito il padre, sta facendo progressi, è stato ferito con due colpi di arma da fuoco, uno a un braccio e uno in testa, per aver suonato a un campanello sbagliato. Ralph, che suona il clarinetto nella banda della scuola e vuole studiare ingegneria chimica all'università, ha confuso l'indirizzo a cui doveva andare a prendere i fratellini e, per errore, ha bussato alla porta dell'85enne bianco Andrew Lester, il quale senza aver ricevuto alcuna minaccia, ha estratto una pistola e ha fatto fuoco. A suo carico sono stati presentati due capi d'accusa, fra cui aggressione armata. Oltre ad alimentare il dibattito sulle armi facili, l'incidente solleva anche, ancora una volta, quello sul razzismo. Decine di persone sono scese in piazza in segno di solidarietà e di vicinanza per la famiglia del teenager colpito. «Riconosciamo la frustrazione che un caso come questo può causare. Riconosco la componente razziale di questa vicenda e capisco i timori della comunità», ha detto il capo della polizia di Kansas City, Stacey Graves, evitando di sbilanciarsi in conclusioni affrettate su una sparatoria motivata dal razzismo.

«Al momento le informazioni che abbiamo non lo indicano, ma le indagini sono in corso», ha spiegato. Mentre il sindaco Quinton Lucas ha affermato: «Sono arrabbiato, non sarebbe mai dovuto succedere». Ad accrescere l'indignazione il fatto che Lester sia stato rilasciato dopo ventiquattr'ore in custodia.

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