Kazakistan, a settembre il prossimo Congresso delle religioni mondiali

Quest'anno avrà luogo la Settima edizione del Congresso delle religioni tradizionali e mondiali, ecco perché è importante

Kazakistan, a settembre il prossimo Congresso delle religioni mondiali

Il Kazakistan ha fatto della diplomazia spirituale uno degli elementi distintivi e caratteristici del proprio modus operandi nell'arena mondiale sin dall'era Nazarbaev. E la manifestazione più eloquente di quest'agenda ecumenica, di cui avevamo scritto su InsideOver in diretta da Nur-Sultan, è senza dubbio il Congresso delle religioni tradizionali e mondiali, di cui quest'anno cade la settima edizione.

Tutto pronto per la Settima edizione

Lo scoppio della pandemia di Covid 19 ha sorpreso e destabilizzato il mondo, coartando politica e società a rivoluzionare il loro modo di vivere, fare e pensare. La risposta all'impossibilità di stabilire contatti fisici è stata trovata nell'internetizzazione: tutto è stato trasposto in rete, dal lavoro ai grandi eventi politici. L'Ottavo incontro del Congresso delle religioni tradizionali e mondiali, inizialmente programmato per il 2021, avrebbe potuto tenersi in maniera virtuale, ma al 19esimo vertice del Segretariato del Congresso si era deciso di mantenere il formato originale e di rimandare l'evento per tempi migliori.

Oggi, con circa il 54% della popolazione vaccinata a ciclo completo e con il progressivo ritorno alla normalità in buona parte del mondo, il Kazakistan è pronto ad ospitare – fisicamente – il Settimo incontro del Congresso dei leader delle religioni tradizionali e mondiali. L'evento, che avrà come argomento di discussione “il ruolo dei leader delle religioni tradizionali e mondiali nello sviluppo sociospirituale dell'umanità nel periodo postpandemico”, si terrà a Nur-Sultan il prossimo settembre, più precisamente il 14 e il 15.

Non è ancora dato sapere quanti capi religiosi parteciperanno, ma una cosa è nota da tempo: papa Francesco ha ricevuto l'invito, che gli è stato esteso lo scorso novembre dal senatore Maulen Ashimbayev da parte di Kassym-Jomart Tokayev. E recandosi a Nur-Sultan, oltre a dare un impeto notevole all'ecumenismo e a rafforzare le relazioni bilaterali con il Kazakistan, avrebbe modo di incontrarsi nuovamente con Cirillo, il patriarca della Chiesa ortodossa russa.

Il Congresso, in breve

Il Congresso dei leader delle religioni tradizionali e mondiali nasce nel 2003, su volere dell'allora presidente Nursultan Nazarbaev e su ispirazione di Giovanni Paolo II, che due anni prima, rivolgendosi alla gioventù kazaka in Piazza dell'Indipendenza, aveva invitato musulmani e cristiani a costruire una “civiltà basata sull'amore” e a fare del Kazakistan, “un Paese nobile, senza confini [...] e aperto all'incontro e al dialogo”, la centrale elettrica dell'ecumenismo religioso e del dialogo interculturale.

L'influenza del papa polacco nella materializzazione del principale appuntamento ecumenico del pianeta è stata tale che la prima edizione, eloquentemente, è stata organizzata in coincidenza con il secondo anniversario del suo viaggio apostolico. Da allora, dal 2003, il Congresso si è tenuto regolarmente ogni tre anni, con la singola eccezione della Settima edizione – rimandata di un anno a causa della pandemia –, e dal 2006 si riunisce nel faraonico Palazzo della Pace e della Riconciliazione.

Lungi dall'essere un evento plateale nella forma e vuoto nella sostanza, il Congresso ha funto da catalizzatore del dialogo tra fedi e culture sin dalla prima edizione, servendo da piattaforma di discussione, di risoluzione delle controversie e di produttore di idee, iniziative e documenti programmatici.

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