Pare che sia stata la conseguenza di aver dato alla luce due bambine. Due future donne che hanno risvegliato in Keira Knightley la consapevolezza e la forza per dire no. No alle scene di nudo e di sesso se scritte e girate da sceneggiatori e registi maschi.
Parlando al podcast di Chanel Connects, l'attrice britannica 35enne interprete di «Pirati dei Caraibi», che ha girato scene in cui appare senza veli in pellicole come «Espiazione» e «Colette», ha espresso chiaramente e con quel suo modo sempre pacato, alcune riflessioni sul ruolo delle donne nell'industria cinematografica, sulla necessità di avere un punto di vista femminile su determinati argomenti e sulla sua volontà di non essere più oggetto dello sguardo maschile per quanto riguarda le scene di nudo. L'attrice ha infatti aggiunto una clausola «no nudità» nei suoi contratti, «Non ho un divieto assoluto, ma non lo faccio con gli uomini. In parte è vanità ma è anche lo sguardo maschile». «Se si trattasse di affrontare il tema della maternità, di quanto sia straordinario quel corpo, di come all'improvviso guardi questo corpo che devi conoscere ed è tuo ed è visto in un modo completamente diverso ed è cambiato in modi che sono insondabili per te prima di diventare madre, allora sì, sarei assolutamente pronta ad esplorarlo», ma con una regista «donna che lo capirebbe», ha ribadito la Knightley. Ed ha aggiunto: «Non voglio quelle orribili scene di sesso in cui sei tutto unto e tutti grugniscono. Non mi interessa farlo. Detto questo, ci sono volte in cui dico: Sì, capisco perfettamente che a volte questo sesso sarebbe davvero bello in questo film, hai solo bisogno di qualcuno che sembri sexy. Quindi possono farlo fare a qualcun altro». Dopo l'arrivo della secondogenita Dalilah, nata lo scorso settembre, l'attrice ha dunque deciso che non si spoglierà più e nelle scene più hot dei film si farà sostituire da una controfigura di suo gradimento: «Potrò scegliere il doppione del mio corpo. È un processo di selezione interessante!». Spiegando che sceglierà attrici simili a lei, «ma meglio» di lei ha aggiunto scherzando. «Dirò: ha un corpo migliore del mio, quindi può farlo». Già in passato l'attrice, quando si è dovuta spogliare sul set, lo ha fatto con qualche imbarazzo: «Ho bevuto un paio di bicchierini di vodka prima, e dopo due o tre bicchieri di champagne brindando per non doverlo rifare di nuovo», ha raccontato ad esempio a proposito delle scene di sesso con Michael Fassbeneder in A Dangerous Method. Oggi, Keira, sembra aver realizzato una visione nuova di sè. Complice proprio la maternità, esperienza rivoluzionaria con cui ha dovuto fare i conti, parlando con sincerità anche degli aspetti negativi della gravidanza, dai cambiamenti ormonali alla mancanza di sonno, al rapporto con il partner. «Sono tutte cose che mi fanno sentire come se stessi fallendo ogni giorno. Devo ricordare a me stessa che non ho fallito, sto solo facendo quello che posso fare, ma non è facile». Difficoltà che l'avevano portata anche a criticare Kate Middleton, che dopo il parto dei tre figli si è sempre presentata impeccabile davanti alle telecamere. «La versione di Kate è ciò che il mondo vuole vedere, ma non è reale».
Oggi il suo percorso arriva dritto a una esposizione nuova di sè. Questione che oltrepassa i banali critici estetici dettati da un mondo maschilista. «Ho superato i trent'anni, ho due figlie, mi piace il mio corpo, ma non mi va più di mostrarlo sullo schermo».
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