Kherson, il ponte russo per evitare la trappola. E nel Lugansk la linea Wagner anti carri armati

A Sud chiatte sul Dnipro per l'evacuazione. Nell'Est una trincea di 24 km

Kherson, il ponte russo per evitare la trappola. E nel Lugansk la linea Wagner anti carri armati

Fuga da Kherson. I civili stanno lasciando la città alla foce del Dnipro, annessa alla Russia con il referendum di settembre che la comunità internazionale non riconosce come legittimo. Le autorità filo-russe della regione hanno esortato i cittadini a lasciare la città omonima: «Tutti i civili di Kherson devono lasciare immediatamente la città», hanno fatto sapere tramite un avviso sull'account Telegram. Uno sgombero di massa che Kiev definisce «deportazioni illegali».

L'appello è motivato dalla «situazione tesa in prima linea, il crescente pericolo di massicci bombardamenti della città e la minaccia di attacchi terroristici». I filorussi temono infatti una grande offensiva ucraina intorno alla città, che prima della guerra aveva quasi 300mila abitanti, e di rimanere imprigionati sulla riva destra del fiume dove praticamente tutte le strade sono state danneggiate dall'Ucraina. E danneggiato è anche il ponte Antonovskiy, l'unico che garantiva il collegamento di Kherson con la riva sinistra. Per questo le forze filorusse continuano a rinforzare i punti di attraversamento del fiume Dnipro, anche grazie a un ponte di chiatte realizzato proprio a fianco all'Antonovskiy. Per realizzarlo sono state utilizzate chiatte civili a causa della perdita di «quantità significative» di attrezzature militari per la costruzione di ponti e ingegneri. Da lì passano anche i civili che stanno lasciando la regione. Nei giorni scorsi erano stati incoraggiati ad andarsene circa 60mila civili dalla regione circostante, ma ora l'appello è diretto agli abitanti del capoluogo. Le chiatte lasciano il porto fluviale di Rechport dirette alla città di Oleshky sulla riva sinistra del fiume. Finora sono stati circa 25mila i residenti della regione trasferiti sulla riva sinistra del Dnepr, ha fatto sapere il vice governatore filo-russo Kiril Stremoùsov. Tra gli sfollati anche 46 orfani di un orfanotrofio di Kherson che sono stati trasferiti nell'annessa penisola di Crimea.

E gli occhi sono puntati anche sulla vicina diga di Nova Khakovka, una delle più grandi opere idroelettriche dell'Ucraina, alta 30 metri e lunga 3,2 km, in grado di soddisfare la richiesta energetica della centrale nucleare di Zaporizhzhia oltre al fabbisogno dell'intera Crimea. Gli ucraini temono che Vladimir Putin possa dare l'ordina di fare saltare per aria la diga, ciò che potrebbe portare all'inondazione di Kherson, una vera e propria «bomba atomica di acqua». Da parte loro invece i russi accusano gli ucraini di essere pronto a bombardare la strutture. Per questo hanno ridotto il livello dell'acqua per minimizzare i danni eventuali.

I russi sono in difficoltà in tutta l'Ucraina orientaLe e si preparano a difendersi. Per questo stanno costruendo nella regione di Hirske, nell'oblast di Luhansk, una sorta di linea Maginot, costruita dal gruppo Wagner (per questo qualcuno la chiama «linea Wagner»).

Si tratta di una barriera di blocchi di cemento e trincee lunga 24 chilometri, documentata da immagini satellitari diffuse dalla Cnn, che dovrebbe servire a fermare i carri armati e gli altri mezzi ucraini in caso di avanzata verso Est.

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