Kiev all'attacco di Netflix per la serie tv "Emily in Paris"

Corre il rischio di un'invasione da parte dei russi e per questo si trova nel mezzo di una crisi che vede contrapporsi Stati Uniti e Russia sulle sue sorti

Kiev all'attacco di Netflix per la serie tv "Emily in Paris"

Corre il rischio di un'invasione da parte dei russi e per questo si trova nel mezzo di una crisi che vede contrapporsi Stati Uniti e Russia sulle sue sorti. Eppure l'Ucraina pensa ad attaccare Netflix e invia al colosso della tv una protesta ufficiale accusandolo di aver rappresentato una immagine negativa del Paese nella famosa serie televisiva «Emily in Paris».

A far arrabbiare il ministro della cultura ucraino, Oleksandr Tkachenko, è stato il personaggio di Petra (nella foto sopra, a destra), una donna di Kiev che trascina la protagonista, interpretata da Lily Collins, a rubare vestiti e borse in un grande magazzino della capitale francese. Il personaggio, interpretato dall'attrice Daria Panchenko, ha inoltre poco gusto nel vestire e il costante terrore di essere espulsa. Un ritratto che il ministro Tkachenko ha definito «un'immagine caricaturale e offensiva. È così che vengono visti gli ucraini all'estero?», ha scritto su Telegram.

Non è la prima volta che la popolare serie viene criticata per il ritratto che offre di differenti nazionalità. Soprattutto in Francia, la prima stagione era stata accusata di promuovere immagini stereotipate di Parigi e dei suoi abitanti. I francesi vengono dipinti come persone scortesi, che indossano berretti e tradiscono spesso il partner.

Nella seconda, oltre a Petra, spicca il personaggio di Alfie, un giovane di Londra che lavora in banca e passa il suo tempo libero a guardare partite di calcio e bere birra al pub. Darren Star si è difeso dicendo al New York Times di aver voluto mostrare la capitale francese in un «modo meraviglioso che incoraggiasse le persone ad innamorarsi della città come ho fatto io». Obiettivo, a quanto pare, mancato.

Intanto, qualcuno in Rete mette l'accento sulla «scarsa qualità» della serie e sulla «spiccata tendenza degli americani super-inclusivi a prendere in giro i non americani, inclusi gli italiani», mentre un internauta sul Post commenta: «Se il ministro della cultura ucraino crede che la serie sia la rappresentazione ufficiale di come sono visti gli ucraini all'estero, forse c'è qualche problema di comprensione del contesto».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica