"Qualcuno ha deciso che per le prossime elezioni europee, la campagna bisogna farla sulla pelle dei migranti, costi quel che costi. Stiamo assistendo a una pagina molto triste della nostra storia: è una vergogna". A dirlo all'Adnkronos è l'europarlamentare Pd Cécile Kyenge secondo cui, sui migranti, "per ragioni elettorali" si vuole mantenere lo status quo e strumentalizzare"la vita, la dignità, delle persone".
"Dopo di noi ci sarà chi si domanderà 'ma è possibile che si sia persa di vista la priorità di salvare vite umane?'" si chiede la Kyenge, riferendosi alle stragi di migranti nel Mediterraneo. L'eurodeputata dem ribadisce che "la Libia non è un porto sicuro" e aggiunge: "Da quando le Ong non sono più nel Mediterraneo Centrale, qualcuno si vanta che gli arrivi sono diminuiti. Vogliamo andare a contare i morti?". La Kyenge ricorda, poi, che nell'ottobre 2017 "il Parlamento europeo ha votato a larghissima maggioranza la modifica del regolamento di Dublino cancellando il criterio del primo paese di accesso per ridistribuire equamente i migranti nell'Unione, a seconda della capacità di ciascuno Stato". Un sistema che, secondo la piddina, funzionerebbe ma che resta solo sulla carta per colpa dei governi nazionali compreso quello italiano.
La Kyenge, infine, ricorda i vari partenariati stipulati con i paesi d'origine (in primis quello con l'Unione africana) e vie legali e sicure create per raggiungere l'Europa, lotta al traffico di esseri umani e le politiche di integrazione messe in atto. Quel che è certo è che"non bisogna spacchettare, frammentare il fenomeno migratorio ma avere una visione d'insieme. Insomma, un unico pacchetto. E allora sì che si può dare una risposta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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