
Sono bastate poco più di due ore a stravolgere l'alleanza tra Stati Uniti e Ucraina. Dall'abito sbagliato, ai consigli inascoltati, all'atteggiamento da duro, è la Cnn a ricostruire i retroscena dei 139 minuti di Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. Mentre gli chef erano al lavoro nella West Wing per preparare il pranzo a base di pollo al rosmarino, purea di sedano rapa e cavolo cappuccio, nello Studio Ovale hanno iniziato a volare gli stracci tra il leader di Kiev, Donald Trump e il suo vice JD Vance. Nonostante lo shock per la lite in mondovisione, tuttavia, in molti non avevano escluso che l'incontro potesse finire male.
Prima dei colloqui per firmare l'accordo sui minerali delle terre rare, diversi alleati del presidente americano e di quello ucraino si sono chiesti se la dinamica già esplosiva tra i due si sarebbe tradotta in un trionfo o in una catastrofe. Zelensky è stato avvisato di concentrarsi esclusivamente sull'accordo per evitare di essere trascinato in una «rissa». «Stamattina gli ho detto: non abboccare. Non lasciare che i media o chiunque altro ti facciano litigare con Trump. Quello che sta facendo oggi è ricucire la relazione», ha raccontato il senatore Lindsey Graham, che insieme ad altri colleghi repubblicani e democratici lo ha incontrato prima che arrivasse alla Casa Bianca. Mentre secondo fonti della Cnn, l'inviato del tycoon per la Russia e l'Ucraina, Keith Kellogg, avrebbe sconsigliato a Zelensky di incontrare il comandante in capo nello Studio Ovale. Le avvisaglie che la giornata sarebbe stata in salita - ha scritto la rete tv - sono arrivate non appena il presidente ucraino è sceso dal Suv indossando quella che è ormai la sua uniforme, ovvero camicia e pantaloni militari (in questo caso neri e non verdi): «Sei vestito elegante», lo ha gelato Trump con aria sarcastica mentre gli stringeva la mano.
Ma è stato Vance ad accendere la miccia e a giocare il ruolo del mastino: il vice presidente ad un certo punto ha preso la parola dicendo che «la strada per la pace e per la prosperità è forse quella di impegnarsi nella diplomazia». E quando Zelensky irritato ha citato i cessate il fuoco che la Russia aveva violato in passato, tutto è andato a rotoli. A quel punto Vance ha lanciato il primo durissimo attacco definendolo «irrispettoso» e incendiando la conversazione. Da lì in poi la situazione è definitivamente degenerata. Trump ha congedato i media dalla sala e si è riunito con i suoi consiglieri per valutare la situazione, tra cui Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e quello del Tesoro Scott Bessent.
Stando alle fonti il presidente era infuriato per il tono del collega di Kiev. «Zelensky ha giocato la partita nel modo più sbagliato possibile. È entrato nello Studio Ovale comportandosi da duro, tutti nella stanza si sono sentiti insultati - ha spiegato un alto funzionario statunitense - Ora dovrà capire come risolvere la situazione da solo. Noi non possiamo aggiustarla per lui». Un funzionario della Casa Bianca ha poi rivelato che è stato Trump in persona a decidere che Zelensky «non era in grado di negoziare».
E ha ordinato a Rubio e al consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz di consegnare un messaggio agli ucraini che stavano aspettando da circa un'ora in una stanza vicina: il leader di Kiev se ne doveva andare, il pranzo era saltato, e pure la conferenza stampa successiva.
La delegazione ha protestato, dicendo che volevano continuare i colloqui per tentare di salvare la situazione e firmare almeno l'accordo sulle terre rare, ma la richiesta è stata respinta. Così, senza clamori né saluti, alle 13.42 locali il corteo di Zelensky ha varcato nuovamente i cancelli del 1600 di Pennsylvania Avenue.
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