L'abiura di Kennedy jr: "Sì ai vaccini"

Il ministro della Sanità rinnega le posizioni No Vax: "Siero efficace contro la malattia"

L'abiura di Kennedy jr: "Sì ai vaccini"
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«L'unica soluzione è il vaccino». Il ministro della Sanità americano Robert F. Kennedy jr fa marcia indietro e abbandona le posizioni no vax. Perché un conto è la teoria, un altro è la realtà. E quando ti trovi al funerale della seconda bambina morta per morbillo, qualche domanda è giusto che, tu ministro che hai la responsabilità delle politiche sanitarie di un'intera comunità, te la ponga.

La bimba, Daisy Hildebrand, 8 anni, è morta in Texas, in un ospedale di Lubbock. Non era vaccinata e non aveva altre patologie che la avrebbero resa più vulnerabile. «Sono qui per consolare la famiglia e la comunità» ha detto Kennedy su X nel giorno dei funerali: si è presentato dalle famiglie delle due vittime per portare la sua solidarietà. E ha avuto il coraggio di cambiare idea. L'ex no-vax ha aggiunto che «il modo più efficace per fermare il morbillo è il vaccino».

Anche l'altro bambino, Kayley Fehr, 6 anni, morto per la stessa malattia in Texas, non era stato vaccinato. Ciò nonostante i gruppi no-vax hanno attribuito, senza prove, le due morti a errori medici. Dall'inizio dell'epidemia a fine gennaio 480 casi di morbillo sono stati registrati in Texas, 56 dei quali finiti in ospedale. Un'epidemia vera e propria che si è allargata al New Mexico (54 casi finora) e all'Oklahoma (10 casi). Se la malattia continuasse a diffondersi a questo passo gli Stati Uniti potrebbero perdere il loro status, ottenuto nel 2000, di Paese che ha battuto il morbillo.

Kennedy ha raccontato su 'X' di aver incontrato in Texas anche due dottori, da lui descritti come «guaritori straordinari che hanno curato circa 300 bambini mennoniti colpiti dal morbillo usando budesonide e claritromicina in aerosol». Stat News sottolinea però che si tratta di trattamenti «non ortodossi e non provati» contro il morbillo. Kennedy ha comunque sottolineato, tra le altre misure da lui adottate, l'impiego di un team del Cdc «per rafforzare la capacità di risposta locale e statale in diverse regioni del Texas, fornire alle farmacie e alle cliniche gestite dal Texas i vaccini Mpr necessari e altri medicinali e forniture mediche».

«È triste osservare che il responsabile della sanità del Paese più potente del mondo sia costretto ad un goffo dietrofront sui vaccini solo di fronte alla morte di un bambino a causa del morbillo. Una morte che non sarebbe avvenuta se qualcuno, come lui per primo, non avesse diffuso disinformazione sulla vaccinazione contro il morbillo» commenta Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all'università del Salento. «La sicurezza ed efficacia dei vaccini e la pericolosità del morbillo non sono delle opinioni politiche. E la realtà presenta il conto» interviene il virologo Roberto Burioni, appena premiato al Quirinale con la Medaglia di bronzo al merito della sanità pubblica proprio per il suo impegno costante a difesa della scienza e nella promozione delle vaccinazioni.

«Il fatto che nel 2025 dei bambini possano morire per il morbillo e altri possano essere colpiti da complicanze è incomprensibile. Scegliere di non vaccinarsi è come bere l'acqua del pozzo quando hai quella potabile» afferma Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.

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