Ddl Zan, la Fedeli scoppia in lacrime e chiude la telefonata

Dopo la debacle sul ddl Zan nel Pd è scoppiato il caos: Valeria Fedeli piange davanti alla sconfitta e attacca il suo partito

Ddl Zan, la Fedeli scoppia in lacrime e chiude la telefonata

Il fallimento del ddl Zan in Senato a causa della frangia "tutto o niente" di una certa sinistra sta facendo discutere. Con 154 senatori a favore, 131 contrari e 2 astenuti, l'Aula del Senato ha approvato col voto segreto le richieste di Lega e FdI di non passaggio all'esame degli articoli del ddl Zan. Una vittoria schiacciante da parte dei due partiti promotori. All'analisi dei numeri è evidente che siano stati molti i franchi tiratori nell'area giallorossa, che hanno disatteso le indicazioni di Enrico Letta. Il segretario Pd ha pagato con una sconfitta, morale e politica, l'ostinazione e la presuzione. E anche nel suo partito è forte la delusione, come dimostrano le parole di Valeria Fedeli, in lacrime, a Un giorno da pecora. "Sono molto triste, purtroppo non è passato", ha detto la senatrice in collegamento radiofonico chiudendo la telefonata.

"Sono sconvolta. Ovviamente non credo che fosse previsto questo andare a un voto al buio. Mi si diceva sempre che i numeri c'erano, lo ha fatto anche il segretario Letta... Sono dispiaciuta, arrabbiata", ha ribadito la senatrice all'Adnkronos. Nei mesi precedenti è stata tra quelli a chiedere di apportare delle modifiche al ddl Zan per evitare di farlo scontrare contro un inevitabile muro. I segnali c'erano tutti, eppure i paraocchi di Enrico Letta hanno impedito di trovare una soluzione e ora nel Pd è il caos. Le parole di Valeria Fedeli sono emblematiche: "Io credo che ora vada aperta in modo oggettivo e lucido una riflessione seria su tutti i passaggi che ci hanno portato a questa sconfitta, una sconfitta che dobbiamo guardare negli occhi".

Trattenendo il pianto, Valeria Fedeli ha ammesso l'evidenza della sconfitta e la fine del ddl Zan: "La mia prima reazione in Aula sono state le lacrime. Sul futuro dello ddl Zan dovremo decidere come e su che base". La rabbia di Valeria Fedeli è stata evidente fin dai primi momenti dopo il voto, quando alcune agenzie le hanno attribuito parole molto dure: "Bisogna chiedere le dimissioni di chi ha gestito questa vicenda, nel gruppo e in Commissione Giustizia".

Dichiarazioni che, però, visto il clamore suscitato, sono state da lei stessa smentite: "In merito a quanto riportato da un'agenzia di stampa a seguito del voto sul Ddl Zan, smentisco del tutto di aver mai parlato di dimissioni per qualcuno. La mia richiesta è ben diversa: serve a mio avviso un chiarimento e un confronto franco su quanto accaduto".

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