
È ufficiale: la sinistra vede i fantasmi dei fascisti. Non è uno scherzo o una battuta. C'è il timbro di un atto ufficiale della Procura di Genova. Bisogna però, fare un salto indietro. Al 15 aprile scorso a Sestri Ponente in Liguria. Il dirigente della Cgil-Fillea di Genova Fabiano Mura si presenta al commissariato di Cornigliano per denunciare un'aggressione fascista-squadrista: «Mi hanno seguito, mi ha sputato addosso insultandomi e facendomi il saluto romano. Mi ha detto, sei un figlio di puttana, un comunista di merda. Poi sceso anche il passeggero e mi ha dato una manata al costato, un pugno alla mascella e alcuni colpi su una gamba», racconta ai poliziotti (increduli). C'è un secondo dettaglio che riconduce l'agguato a una matrice politica: l'auto sulla quale viaggiava il dirigente Cgil era riconoscibile perché trasportava due manifesti del sindacato sulla campagna referendaria. Non ci sono dubbi. «Con la destra al governo, sono ritornate le camicie nere», è questo l'umore che si respira nella sinistra. E subito, scatta la chiamata alle armi. La sera stessa del 15 aprile Maurizio Landini corre in tv da Giovanni Floris per lanciare l'allarme: «Un nostro dirigente ha subito un'aggressione fascista». E tira in ballo il governo Meloni: «Abbiamo scritto al ministero dell'Interno ma non abbiamo avuto risposta». Andrea Orlando (nella foto), ex ministro Pd, grida: «Gravissima l'aggressione squadrista». Brando Benifei, europarlamentare dem e braccio destro di Elly Schlein, vede un chiaro collegamento con l'avvicinarsi del 25 aprile: «A pochi giorni dal 25 aprile dobbiamo ribadire forte e chiaro che non c'è spazio per il fascismo». Marco Grimaldi, fedelissimo di Nicola Fratoianni e parlamentare Avs, non ha alcun dubbio: «Il clima di violenza squadrista sta crescendo». Silvia Salis, candidato sindaco Pd alle comunali di Genova, rivela il grande fiuto: «C'è un clima in questa città che non va bene». Cgil e Pd organizzano un sit-in al quale partecipano i vertici. Ora però, facciamo un salto in avanti, al 28 aprile: le indagini della Digos svelano che si è trattato di una bufala. Non c'è stata alcuna aggressione squadrista o fascista. Il dirigente Cgil si è inventato tutto. Fabiano Mura è indagato dalla Procura di Genova con l'accusa di simulazione di reato per aver inventato l'aggressione, anticipa Il Secolo XIX. Figuraccia colossale per la sinistra. La Cgil valuta il licenziamento del suo dirigente. Landini batte in ritirata. Di Orlando manco l'ombra. Silvia Salis non si perde d'animo: «Siamo parte lesa».
Di chi? Delle allucinazioni? «In un clima già incredibilmente, ed insopportabilmente, esacerbato dove si usa lo spauracchio del fascismo ad ogni piè sospinto c'è anche chi trova il coraggio di inventarsi di sana pianta un'aggressione fisica dovuta alle proprie, presunte, ideologie», ricorda il deputato Fdi Gianni Berrino.
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