L'aiutino di Renzi alle banche: ok all'esproprio delle case

Il provvedimento dell'esecutivo punta ad agevolare in ogni modo le vendite forzose degli immobili da parte degli istituti nel caso in cui il cliente sia in ritardo con 7 rate del mutuo

L'aiutino di Renzi alle banche: ok all'esproprio delle case

Nuovo regalo del governo di Matteo Renzi alle banche, scrive oggi il Fatto Quotidiano. In pratica è stata "spianata la strada" per espropriare le case e per agevolare in ogni modo le vendite forzose degli immobili da parte delle banche.

Fa discutere il decreto legislativo sui finanziamenti ipotecari del ministro Boschi. Senza che il Parlamento si interessi in alcun modo alla vicenda, si è deciso di togliere ai consumatori e alle famiglie le poche tutele che ad oggi esistono, incentivando la modifica unilaterale delle condizioni anche ai mutui già erogati.

Come spiega il quotidiano diretto da Marco Travaglio, per accelerare il recupero dei crediti inesigibili da parte degli istituti di credito, è stato cancellato l’articolo 2744 del codice civile, che vieta il cosiddetto "patto commissorio" e cioè "il patto col quale si conviene che, in mancanza del pagamento del credito nel termine fissato, la proprietà della cosa ipotecata o data in pegno passi al creditore".

Il superamento di questo divieto permette quindi alle banche di entrare direttamente in possesso dell’immobile e metterlo in vendita per soddisfare il proprio credito qualora il

mutuatario sia in ritardo con il pagamento di 7 rate, anche non consecutive. Il risultato di questa vicenda molto complessa è che migliaia di famiglie da un giorno all’altro potrebbero trovarsi per strada, senza preavviso.

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