Fresco della conquista del Premio Nobel per la Fisica il professor Giorgio Parisi ha iniziato a discettare di politica. "Io penso che il M5s sia un ottimo alleato del Pd". Lo ha detto rispondendo ad alcune domande nel cortile di Montecitorio, dopo un intervento in aula per il Pre-Cop26, l'incontro preparatorio in vista della Conferenza annuale delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico.
"Io sono sempre stato entusiasta dell’Ulivo - spiega Parisi - da quando è stato fatto con Prodi. Però non dimentico nemmeno che, come si dice, 'passata la festa gabbato lo santo'. E questo - prosegue - nel senso che nel governo Prodi sono entrati tutti i partiti, e quelli che stavano nell’Ulivo fuori dai partiti hanno avuto due posti di sottosegretari e basta. Tutta l’esperienza dell’Ulivo dei comitati Prodi è stata buttata nel cestino. Nuovo Ulivo però non prendiamo in giro un’altra volta".
Dopo aver rievocato il passato e cercato di mettere in guardia dagli errori da evitare, il Nobel per la Fisica si sofferma sui Cinque Stelle: "Quanto questo sia a sinistra e quanto a destra questo dipende un pochettino da dove lo si guarda". E aggiunge: "Io penso ci sia la necessità di qualcosa a sinistra del Pd e a sinistra di M5s che dia voce a tutte le persone che sono divise in tanti partiti, partito comunista, Rifondazione, Sinistra Italiana... Sinistra Ecologia e Libertà aveva fatto un tentativo di unificare e ha riunificato un po' di cose ma non abbastanza e poi ci sono state le divisioni e così via che sono state fondamentalmente dannose".
Come tutti gli italiani anche un fisico teorico può occuparsi di politica, ci mancherebbe.
Forse in questo periodo ci saremmo aspettati di sentir parlare di lui di altre cose, ma tant'è. Avendo ottenuto il Nobel "per i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi", avrà pensato, chi c'è più adatto di me a dettare la linea alla sinistra italiana?
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