Le motovedette di guardia costiera e Fiamme gialle vanno e vengono dal porto di Lampedusa. I soccorsi non si contano nemmeno. Ieri sono arrivati oltre 800 migranti ad affollare un hotspot pieno oltre la capienza, malgrado la prefettura di Agrigento continui a trasferire migranti. L'isola è sotto il fuoco incrociato di sbarchi.
Da Sfax partono a raffica barchini fatiscenti e i naufragi impinguano il novero dei morti in mare e dei dispersi. I barconi più affollati partono dalla Libia, ma è quella tunisina la rotta più battuta. Già ieri mattina erano approdati in 578 su 15 barchini. Poi ne sono arrivati 213 su 5 natanti soccorsi da guardia costiera, guardia di finanza e Frontex. Sono salpati da Sfax. In 20 sono riusciti ad approdare autonomamente. Sono 4 tunisini sbarcati alle 2,40 al molo commerciale e 16 fermati dai carabinieri alle 6.30. Questi ultimi hanno raccontato di avere viaggiato su un peschereccio libico che li ha fatti scendere in prossimità della costa. Un racconto che andrà verificato, anche perché in genere si tratta di pescherecci tunisini. E anche il giorno prima si sono registrati sbarchi autonomi a Cala Palme, Cala Croce, Cala Galera e al molo Madonnina, oltre a 10 sbarchi a molo Favarolo, per un totale di 435 migranti partiti da Sfax e da altri porti tunisini come Gabes, Kerkenna e Teboulba, solo in pochi da Zuwara, in Libia. Tra gli sbarcati a Lampedusa mercoledì ci sono anche i 4 superstiti dell'ultimo naufragio avvenuto in area Sar tunisina giovedì 3, costato la vita a 41 persone, tra cui 3 bambini. Nell'hotspot c'erano ieri 1.400 persone, nonostante i trasferimenti del giorno prima, e ieri sono stati trasferiti a Porto Empedocle altri 600 migranti. In visita all'hotspot il responsabile del dipartimento Immigrazione di Forza Italia, Alessandro Battilocchio che richiama alle proprie responsabilità l'Ue. «Grazie al nostro governo dice - la questione è finalmente nell'agenda a Bruxelles, come dimostrano gli ultimi Consigli Europei. Ma l'Europa deve essere più compatta, operativa e risoluta perché la gestione dei flussi migratori non può essere affrontata solo dagli Stati di confine, sempre con i canoni dell'emergenza. È ora che l'Ue faccia la sua parte. Occorre subito un Piano Marshall per i migranti». Battilocchio parla di «un grande piano di sviluppo e interazione tra i due continenti basato su due grandi obiettivi: consentire ai Paesi africani prerogative indispensabili per lo sviluppo e dare la possibilità all'Europa di difendere posizioni geostrategiche. Altrimenti avremo nuove Lampedusa».
All'opera le Ong: Mare Go ha soccorso mercoledì sera 41 migranti trasbordati poi su un mezzo della guardia costiera e condotti a Lampedusa. Ha avvistato due natanti con 6 e 36 persone e, avendo dovuto attendere «per 5 ore l'arrivo della guardia costiera» polemizza perché «l'Italia dona i mezzi alla cosiddetta Guardia costiera della Libia». Lunedì la Geo Barents ha soccorso in area Sar maltese 49 migranti e ha ritrovato due dei dispersi. Oggi approda a La Spezia. Mercoledì la Louise Michel ha soccorso 21 migranti al largo di Lampedusa. Il porto assegnatole è Trapani.
Il veliero Astral ha soccorso un centinaio di migranti in 4 interventi. Alarm Phone parla del respingimento in Libia di una barca con 24 persone soccorsa da un mercantile in area Sar Malta e accusa «Malta, Italia e Grecia» che «si sono rifiutate di assegnare un porto sicuro».
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