Chissà se Alessandro Di Battista farà in tempo a partire per il suo giro per l'America appure no. Il biglietto per San Francisco è pronto, moglie e figlio anche. Dovrebbe tornare il prossimo dicembre ma chissà che il volo di ritorno non venga anticipato. E' lui, con un colpo di scena, a dirlo durante il programma "le parole della settimana" su Rai3. "Se si tornasse a votare perchè non fanno nascere questo governo - è l'annuncio - io tornerei dal mio viaggio in Usa e mi ricandiderei, ci metterei la faccia".
Visto come si sta mettendo la trattativa per la nascita dell'esecutivo che dovrebbe guidare Giuseppe Conte, tutto appare possibile. Mattarella sembra fermo sulla volontà di non vedere Paolo Savona al ministero dell'Economia. Mentre Salvini, dall'altro lato, ha già detto di considerarlo "il mio ministro" e di non essere più disposto a fare passi indietro.
Anche Di Battista in questi giorni sta spendendo la sua influenza mediatica in favore del professore anti euro. I suoi attacchi al Colle hanno fatto parlare. E oggi ha ribadito la stessa linea. "Ritengo inaccettabile che il Quirinale pensi di porre veti politici a un ministro dell'Economia come Savona - ha detto Sky Tg24 l'ex deputato del M5S - Il presidente della Repubblica non si può permettere di dare indirizzi politici a un ministro o a un Presidente del Consiglio, questo va oltre il suo ruolo. L'indirizzo politico lo dà il Parlamento". Ecco perché, è il ragionamento dell'ex deputato, se tutto dovesse andare come auspitato da Lega e M5S non ci dovrebbero essere problemi a far nascere un governo (con Savona ministro).
"Perchè si dovrebbe tornare a votare se c'è una maggioranza in Parlamento? - ha concluso - Se due forze politiche hanno trovato un accordo su un programma di governo? Sarebbe una cosa inaccettabile". Se dovesse andare male, comunque, lui ci sarebbe. E addio America.
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