L'app che ci aiuterà a essere Immuni

È il sistema di tracciamento scelto dal governo, creato da una società fondata da 4 studenti

L'app che ci aiuterà a essere Immuni

Alla fine sarà Immuni. Sperando di diventarlo davvero tutti dopo che il commissario straordinario Domenico Arcuri ha firmato l'ordinanza che dispone di affidarsi alla società Bending Spoons per l'applicazione di tracciamento che servirà nella lotta al coronavirus. L'app è stata scelta sui 339 progetti presentati, perché «ritenuta più idonea per la sua capacità di contribuire tempestivamente all'azione di contrasto del virus, per la conformità al modello europeo e per le garanzie che offre per il rispetto della privacy». Una scelta contestata dal leghista Alessandro Morelli, Commissione Tlc alla Camera: «Veniamo a conoscenza dell'app solo in seguito all'annuncio del commissario e dai titoli di giornale, senza sapere dove finiranno i dati degli italiani. Forse sono entrati un po' troppo nella parte: lo convochiamo in Parlamento».

La società scelta lavorerà «esclusivamente per spirito di solidarietà». E questo vuol dire che l'app sarà open source: il codice sorgente e tutte le componenti verranno messi a disposizione degli sviluppatori che vogliano costruibuire alla messa in esercizio del sistema nazionale di contact tracing digitale. La licenza d'uso viene concessa gratuita al governo. Bending Spoons, il cui amministratore delegato Luigi Ferrari s'è detto «orgoglioso», ha sede a Milano ma è il frutto dell'ingegno di 4 ragazzi italiani che si trovavano in Danimarca per motivi di studio. Il nome («Cucchiai pieghevoli»), nasche dalla passione per il film Matrix: Bending Spoons lavora nel campo dello sviluppo di app per dispositivi mobili e ha avuto un successo travolgente, tanto da aver assunto ingegneri anche da Apple e Google ed essere stata votata per anni come «il miglior posto in cui lavorare» in Italia. È salita agli onori della cronaca per il tentativo di scalata di Grindr, la più popolare app mondiale di incontri dedicata al mondo Lgbt.

Ha chiuso il 2018 con ricavi per 32 milioni e un utile di 3 milioni e conquistato nel tempo un azionariato molto importante: tra gli investitori ci sono i tre figli di Luigi, Eleonora e Barbara Berlusconi, Renzo Rosso, Paolo Marzotto, Giuliana Benetton, le famiglie Dompè Tamburi e Lucchini. Nonché Mediobanca, il finanziere Davide Serra, oltre al fondo internazionale Ardian. Nell'operazione verrà affiancata dalla società di marketing Jakala e dalla rete lombarda di poliambulatori del Centro Medico Santagostino. La app Immuni - che verrà testata nella fabbrica della Ferrari grazie al coinvolgimento nell'operazione di Jaky Elkann - si potrà scaricare scadenza alcun obbligo: il tracciamento è su base volontaria e sarà composta due parti. La prima con un sistema di rilevamento dei contatti con la tecnologia Bluetooth, attraverso cui si rileva la vicinanza tra due smartphone nell'ordine di un metro. L'app a questo punto conserva, solo sul dispositivo di ciascun cittadino, la lista di codici identificativi anonimi di tutti gli altri dispositivi ai quali è stata vicino entro un certo periodo. Nel caso in cui si venga sottoposti a test per Coronavirus, con un codice si carica su un server cloud i dati raccolti, compresa la lista anonima.

A quel punto viene calcolato il rischio di esposizione all'infezione sulla base di alcuni parametri e si genera una lista degli utenti più a rischio, ai quali è possibile inviare una notifica sullo smartphone. La seconda funzione è invece un diario sulla salute, che dovrebbe essere aggiornato tutti i giorni con eventuali sintomi.

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