"Tutti i partiti mostrino solidarietà al Cav: va difesa la libertà"

L'appello di Forza Italia ai leader dei partiti: "C'è un assordante silenzio, ma questo è un attacco all'intera politica italiana"

"Tutti i partiti mostrino solidarietà al Cav: va difesa la libertà"

I numeri sono da brividi: una valanga di udienze a partire dalla discesa in campo con Forza Italia. Le cifre snocciolate da Luca Fazzo oggi su ilGiornale in edicola parlano da sole: Silvio Berlusconi è stato sottoposto ad almeno 90 procedimenti penali che hanno impegnato 130 avvocati e 50 consulenti. L'ultima sferzata ha fatto molto discutere: la richiesta di una perizia per stabilire se effettivamente vi sia l'impossibilità a partecipare al processo. Diversi esponenti politici lo vedono come un tentativo per eliminare per sempre il Cav dalla scena della politica.

L'appello di Forza Italia

Il partito azzurro è assolutamente compatto attorno al proprio leader e in queste ore gli esponenti forzisti hanno voluto far sentire pubblicamente la loro vicinanza al Cavaliere in seguito a quanto accaduto. Eccezion fatta per Matteo Renzi, da parte degli altri partiti è calato il silenzio totale. Ecco perché Sestino Giacomoni ha rivolto un appello a tutti i leader delle principali formazioni politiche: mostrare solidarietà a Berlusconi.

Il deputato di Forza Italia denuncia "l'assordante silenzio di buona parte della politica italiana", che invece non dovrebbe aver alcun timore per contrastare quello che a suo giudizio è la cartina tornasole di un "sistema di potere e contro-potere che vuole mettere sotto scacco le istituzioni del Paese". Da qui la richiesta di Giacomoni, membro del Coordinamento di presidenza del partito azzurro, di fare quadrato.

Un passo che, a suo giudizio, sarebbe necessario soprattutto se si considera l'esperienza del governo di salvezza nazionale. L'esponente forzista chiede dunque di lasciare da parte logiche opportunistiche e di complicità che qualcuno potrebbe adottare nella speranza di ottenere qualche vantaggio elettorale. L'invito è rivolto a chi ricopre ruoli apicali nei partiti: "Scegliere la libertà come bussola per orientare le proprie scelte".

Anche perché Giacomoni fa notare che si tratta di un "attacco scomposto e violento a Silvio Berlusconi e a Forza Italia" che si traduce in un "attacco all'intera politica italiana". Auspica quindi che tutti, nell'interesse del Paese, abbiano il coraggio di gridare: "Giù le mani da Berlusconi, giù le mani da Forza Italia".

A sinistra però il silenzio continua. Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, non si dice affatto sorpresa: "Nonostante gli ultimi scandali all'interno della magistratura, c'è ancora chi pensa di poter lucrare dall'uso politico della giustizia, un calcolo sempre più miope".

La mossa di Berlusconi

Fonti di Forza Italia fanno sapere che il Cav ha pronta la contromossa: partecipare al vertice Ppe di Roma a fine settembre per dimostrare di non avere bisogno di una perizia psichiatrica. Un segnale che sarebbe importantissimo.

Tra le varie possibilità figura un collegamento video via Zoom. Tutto però, ha precisato Antonio Tajani, dipenderà dal parere che daranno i medici. La volontà di Berlusconi è sicuramente quella di tornare alla politica attiva.

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