“Io voglio che mio padre muoia qui”. È questo il desiderio dell'avvocato Alessandra De Santis, figlia di Giuseppe, un invalido di 93 anni che si è visto recapitare la notifica di sfratto dall'appartamento in cui vive dal 1967.
La vicenda, che coinvolge direttamente i Benetton, è stata portata alla luce dal vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. “La sindaca Raggi è complice morale della notifica di sfratto all’anziano inquilino del palazzo dell’Inps passato di proprietà dello Stato alla famiglia Benetton e dato in affitto a Bulgari con un contratto decennale 150 milioni di euro che lo sta trasformando in un albergo 5 stelle”, dichiara l'esponente di Fratelli d'Italia. “L’Invimit, la società che gestisce quell’appartamento di proprietà ancora del fondo i3 dell’Inps, gli ha notificato lo sfratto con minaccia di utilizzo della forza pubblica”, prosegue Rampelli, primo firmatario dell’interpellanza sulle operazioni di compravendita del palazzo ex Inps a piazza Augusto Imperatore. “Giuseppe De Santis, ribadisce l'esponente di FdI - ha tutto il diritto di restare in quell’appartamento catastalmente riconosciuto come abitazione” anche perché “gli è stato negato il diritto di prelazione come viceversa prevede la normativa”.
Il signor De Santis, che vive in quell'appartamento da 55 anni insieme alla moglie malata di Alzheimer, ha vari problemi di cuore e non riesce più a deambulare. “Viene assistito quotidianamente da una persona che lo aiuta a far tutto perché non è autonomo e autosufficiente”, spiega la figlia a ilGiornale.it che aggiunge: “Se lo sfrattano, mio padre, invalido al 100%, non ha altri immobili e non può andare da nessuna parte anche perché attualmente percepisce una pensione che non gli consentirebbe di pagare un affitto più oneroso”. Ma non solo. “Ho dei certificati medici che attestano che mio padre deve evitare stress altrimenti c'è il forte rischio che muoia in breve tempo”, dichiara affranta la figlia che aggiunge: “Ci si riempie sempre la bocca di belle parole sugli anziani ma, di fronte a certe speculazioni, non importa niente a nessuno degli anziani”. Il problema è che l'appartamento del signor De Santis è situato al quinto piano, nel cuore del palazzo, dove verrà costruita l'area spa del nuovo resort “ed è ovvio che un anziano, in un contesto del genere, dia noia”, sottolinea la figlia che, fino all'ultimo ha sperato in una soluzione pacifica ma, poi, ha dovuto imbarcarsi in una serie di cause. “Se ci avessero fatto un'offerta, l'avremmo accettata anche perché i miei genitori stanno vivendo in un cantiere sempre aperto visto e considerato che il Comune ha concesso loro tutte le deroghe del caso, per lavorare anche in tarda serata”, ci racconta. “Non si può buttare sulla strada un invalido di 93 anni, invalido solo perché c'è di mezzo un affare tra i Benetton e Bulgari”, è il suo accorato appello finale. Ben più duro, invece, l'appello di Rampelli, che proprio oggi ha fatto visita al signor De Santis e si è rivolto così al proprietario dell'ex palazzo Inps: “Benetton, costruisci pure questo albergo.
Hai già goduto di questo enorme favore che ti ha fatto lo Stato, perché qualcuno si è 'distratto'. Costruisci questo albergo intorno a questa abitazione. Ma non rompere le scatole al signor Giuseppe. Rispetta la vita delle persone. Rispetta i diritti dei più deboli”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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