Cristiano Ronaldo, Balotelli, Messi, Bale: sono loro i calciatori più contesi al mondo, ma c'è un ragazzo che non gioca a calcio e tutti vorrebbero, per il quale s'è aperta un'asta impressionante, con un altro pezzo d'Italia che rischia di finire all'estero. Fabiano Caruana, l'astro nascente degli scacchi, ha deciso di tornare a giocare nella Coppa Campioni per il Socar, la squadra dell'Azerbajan che fa capo alla omonima società nazionale petrolifera, per la quale si era già esibito in coppa un paio di volte in passato e che lo sta tentando per il futuro. Addio quindi all'Obiettivo Risarcimento di Padova, il club campione d'Italia grazie anche a Caruana, che a fine aprile difenderà il titolo senza di lui.
«Ma vorrei partecipare alle Olimpiadi del 2016 a Baku con la bandierina tricolore vicino alla scacchiera», si è fatto scappare Caruana che ha le idee chiare, mentre il dubbio tra Stati Uniti e Azerbajan, tra dollari e petroldollari, sembra volgere a favore degli azeri che nel 2016 organizzeranno a Baku i Giochi Olimpici e che con una penale di appena 50.000 dollari potranno avere il nuovo azero made in Italy. Timido, schivo da ogni forma di pubblicità, niente tv o radio, nessuna intervista sui giornali, questo 23enne (li compirà nel prossimo luglio), vive nel suo mondo ovattato e fantastico a Madrid nel quartiere Majadahonda.
Caruana è considerato il Maradona delle 64 caselle, il primo italiano ad essere arrivato al secondo posto nel ranking mondiale, con la possibilità di attaccare la pole position del 24enne norvegese Magnus Carlsen, peraltro già superato nel 2014 in occasione della Sinquefield Cup negli States. E proprio la sua straordinaria prestazione dello scorso settembre nel super torneo di St. Louis quando ha battuto uno dopo l'altro, oltre a Carlsen, i primi 7 giocatori del ranking mondiale, fatto mai verificatori nella storia degli scacchi (sei il precedente record di Bobby Fisher), ha scatenato la Caruano-mania negli Usa che fanno ponti d'oro per poterlo vestire a stelle e strisce nelle prossime Olimpiadi.
L'enfant prodige però ha respinto la proposta indecente del miliardario Rex Sinquefield (contratto di sei anni a 300.000 dollari l'anno), offerta personale e non della federazione Usa per evitare la rivolta degli altri giocatori, ma accettato quelle degli azeri per ora a solo livello di club (500.000 euro per il 2015 e 800.000 per il 2016). Caruana è in possesso del doppio passaporto essendo nato a Miami da genitori italiani e cresciuto a Brooklin prima di trasferirsi a Budapest, sempre per gli scacchi, Lugano e ora a Madrid. E ora ha optato per il Socar mettendo in crisi la Federazione Scacchistica italiana che dal 2004 (è Maestro Internazionale a 14 anni e Grande Maestro a 15!!) gli garantisce un contratto annuale di 80.000 euro e che, malgrado l'aumento dei contributi del Coni, non può reggere la concorrenza dell'Azerbajan.
Ma le entrate di Caruana, privo di sponsor personale, non si fermano qui perchè tra ingaggi, bonus, premi e superpremi, l'azzurro porta a casa circa un milione di euro all'anno, cifra destinata sensibilmente ad aumentare visti i prossimi importanti impegni che lo attendono. E saranno proprio i tornei di Baku (16/27 aprile) e Kanthy Mansiyk in Russia (13/27 maggio), dove si incontreranno i più forti al mondo, a decidere il suo domani azero o azzurro.
Caruana, ragazzo di poche parole, occhialini da professorino ma dal sorriso aperto, si lascia però andare con i colleghi della nazionale, nel suo stentato italiano si prende anche il lusso di raccontare barzellette e agli amici ha confidato il suo grande sogno: d'accordo la partecipazione alle Olimpiadi (lo fa ogni due anni dal 2008) ma il top sarebbe un match per il titolo mondiale disputato con a fianco
il tricolore. Un evento che sicuramente darebbe il via in Italia ad una scacchi-mania, forse addirittura superiore a quella del 1972 con lo storico match Fisher-Spassky. Azerbayan e petroldollari permettendo, ovviamente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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