
Nervi tesi tra Roberto Vannacci e Forza Italia. Il generale in congedo, ora europarlamentare con la Lega e già autore di un fortunato saggio dal titolo Il mondo al contrario, ha fatto saltare sulla sedia i vertici azzurri quando sui suoi profili social è comparso un meme che ipotizzava una deprecabile mancanza di coerenza tra gli azzurri per aver votato - nel 2022 a Strasburgo - per lo stop alle automobili a benzina a partire dal 2035.
La popolarità del militare in congedo e così alta che ogni post sui suoi profili social salta subito agli occhi. E quelli dei dirigenti azzurri non credevano a sé stessi. La replica è stata istantanea quanto l'esplosione dell'indignazione. «Non abbiamo mai votato a favore dello stop delle auto a benzina - recita la replica pubblicata sui profili social di Forza Italia -. Vannacci mente sapendo di mentire. Ignoranza o malafede? Ma con Forza Italia casca male: noi, a differenza sua, siamo sempre stati coerenti nella difesa delle imprese. Il fatto che abbia eliminato il post ci dà ragione».
E pensare che il giorno prima proprio Forza Italia esultava per aver contribuito con il Partito popolare europeo ad ottenere dalla Commissione europea una dilazione di tre anni per le case automobilistiche nell'obbligo di centrare gli obiettivi sulle emissioni, imposte proprio dalla Ue. «Grazie al coraggio e l'impegno del Ppe e di Forza Italia la Commissione europea ha rimandato il blocco delle vendite delle auto diesel e benzina - spiega un comunicato -. Era una decisione irrealistica e dannosa per la nostra economia. È il pragmatismo che deve guidare la transizione ecologica, non l'ideologia». Appena è scoppiata la polemica il post di Vannacci è stato rimosso dalle sue pagine social con le scuse dello stesso europarlamentare. «Sul mio profilo Facebook è stato pubblicato un post rimosso dopo pochissimo tempo - dice Vannacci -. Si è trattato di un mero errore del mio staff, del quale tuttavia mi assumo ogni responsabilità, fuorviato da un articolo pubblicato l'8 giugno 2022 da Il Fatto Quotidiano in cui si affermava il voto favorevole di Forza Italia allo stop alle auto a benzina. Nel mondo al contrario difficilmente si ammettono gli errori commessi, ma visto che il mio mondo è quello dritto non ho alcuna difficoltà a farlo».
Soddisfazione tra gli europarlamentari azzurri per la rimozione del post e la successiva giustificazione di Vannacci. «Tuttavia, mancano ancora le scuse ad Antonio Tajani - sottolinea il capogruppo Fulvio Martusciello - , che in un mondo dritto, come dice Vannacci, sono necessarie. Per noi, gli avversari del nostro Paese sono altrove, non nella nostra coalizione».
«La realtà - ricorda l'eurodeputato azzurro Salvatore De Meo - è ben diversa.
L'8 giugno 2022, nella prima votazione su questa misura, tutti i deputati di Forza Italia hanno votato contro. Lo stesso è avvenuto nel successivo voto a febbraio 2023 che ha definito la posizione finale del Parlamento europeo. Sarebbe bastato controllare le liste di voto per verificare che la notizia è completamente falsa».
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