Dalla Finlandia all'Olanda. Volodymyr Zelensky ha lasciato l'Ucraina per un viaggio a sorpresa ieri, in cui ha spiegato che la controffensiva ucraina sta per cominciare e Kiev spera di ottenere, dopo il suo inizio, i jet da guerra occidentali. «Presto avremo operazioni offensive, dopodiché sono sicuro che ci daranno gli aerei, vorrei che fosse il contrario, ma è così com'è», ha detto il leader ucraino a Helsinki, nel viaggio in cui sta raccogliendo il consenso dei Paesi del Nord Europa. Nella serata di ieri, poi, il viaggio è proseguito nei Paesi Bassi. I media hanno poi fatto trapelare la notizia che dopo il nord, il presidente ucraino visiterà Berlino il 13 e 14 maggio su invito del cancelliere tedesco Scholz. Un viaggio a rischio dopo la fuga di «informazioni di politica della sicurezza molto sensibili, trapelate «in modo consapevole, da fonti tedesche». Un comportamento «irresponsabile», dicono da Kiev, che «potrebbe mettere in discussione la possibile visita di Zelensky». Ieri Zelensky ha incontrato il suo omologo finlandese Sauli Niinistö e Petteri Orpo, futuro premier. Il leader finlandese ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari, mentre Zelensky ha espresso totale fiducia sull'arrivo dei jet occidentali e ha chiesto ancora una volta alla Nato di dare un segnale politico più forte: «Mentre la guerra è in corso, non saremo nell'Alleanza ma «oggi vogliamo che il sostegno politico sia un invito» formale per il Paese nella Nato, insieme a garanzie di sicurezza, ha detto il presidente ucraino.
A seguire, Zelensky ha partecipato a un vertice con i leader dei Paesi nordici - lo svedese Kristersson, la danese Fredriksen, il norvegese Gahr Store e la premier islandese Jakobsdottir - che hanno espresso sostegno all'Ucraina membro Nato e Ue e hanno confermando il loro aiuto a Kiev «per tutto il tempo necessario».
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