Toti e Lega ai ferri corti. Il gruppo della Lega ha abbandonato l'aula del Consiglio regionale della Liguria in segno di protesta per l'assenza del presidente Giovanni Toti. Il quale contrattacca: «Già da questa mattina (ieri ndr), ho chiesto a tutti i capigruppo, che possono a loro volta a coinvolgere i segretari politici, che sono pronto a incontrarli per comprendere quali siano i contorni di questa verifica di maggioranza di cui mi sfugge ancora il contenuto». Poi, in merito alla diatriba con la Lega che ieri aveva chiesto una verifica di maggioranza. Il governatore punge: «Se è un tema di operatività della giunta sono contento che vi sia. Penso che possano uscire spunti interessanti e si possa ragionare sulle capacità, la produttività, l'efficacia di tanti assessorati».
Insomma si profilano problemi in vista delle elezioni comunali a Genova e alla Spezia, dove, insieme, dovrebbero i partiti del centrodestra dovrebbero a sostenere i due sindaci uscenti. Ieri a scaldare gli animi ci si è messo anche il capo della Lega Matteo Salvini che da Milano ha preso in giro Toti: «Non metto in discussione sindaci e governatori ma se uno è governatore, assessore al Bilancio e alla Sanità o è Superman o...
» ha detto dopo che l'altroieri il fido Edoardo Rixi aveva accusato Toti di avere troppe deleghe pesanti come Sanità («che è peggiorata») e Bilancio. E ancora. «La sua priorità - ha concluso riferendosi smpre a Toti - è il futuro del centrodestra, la mia è evitare che aumentino le tasse sulla casa e le bollette».
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