La manovra è servita: il Superbonus resta ma è un rompicapo. E nel turismo spunta il Grande Fratello

La legge di Bilancio lievita a 219 articoli, entro domani al Senato. Più difficili gli incentivi sulla casa e nasce una banca dati per scovare gli affitti brevi. Taglio delle tasse per 8 miliardi confermate "Opzione donna" e quota 102

La manovra è servita: il Superbonus resta ma è un rompicapo. E nel turismo spunta il Grande Fratello

La legge di Bilancio 2022 nella fase finale della sua gestazione è «lievitata» da 185 a 219 articoli. È quanto prevede la bozza del testo che tra oggi e domani dovrebbe essere inviata al Senato (una circostanza che ha suscitato le rimostranze di Giorgia Meloni). I tempi per la discussione saranno, come al solito, ristretti anche se i parlamentari avranno a disposizione 600 milioni di euro per le modifiche, ossia per le spese legate ai propri collegi. Vediamo nell'ordine quali sono i punti principali della manovra.

FISCO

Confermati gli 8 miliardi da destinare all'abbassamento della pressione fiscale. Lo stanziamento dovrà essere impiegato per ridurre il cuneo fiscale sul lavoro, intervenire sulle aliquote marginali Irpef e per ridisegnare l'Irap. L'esenzione del bollo per le certificazioni digitali viene estesa al 2022.

PENSIONI

Confermate «quota 102» (64 anni di età e 38 di contribuzione) per il pensionamento anticipato nel 2022 e l'estensione dell'Ape sociale ad altre 8 categorie per un totale di 23 lavori usuranti. Saltato l'innalzamento della soglia anagrafica per la pensione anticipata delle lavoratrici: Opzione donna continuerà a essere esercitabile dalle lavoratrici con almeno 35 anni di contributi e 58 anni di età se dipendenti (59 per le autonome).

CASA

Il Superbonus 110% resta per il 2022 con il suo progressivo décalage. L'anno prossimo potrà essere utilizzato per le ville unifamiliari solo se il proprietario ha un Isee non superiore a 25mila euro (M5s ha già annunciato emendamenti sul tema). L'ultima bozza prevede la cessione del credito fino al 2024 a intermediari finanziari per tutti i bonus edilizi e non solo per il Superbonus come nella precedente versione. Ieri il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato un dl che inasprisce i controlli preventivi da parte dell'Agenzia delle Entrate che dovrà rilasciare un visto di conformità (anche in caso di cessione del credito). Tra le altre novità della bozza della manovra anche la riduzione del 90 al 60% del bonus facciate e la riduzione da 2.400 a 2.000 euro annui del tetto delle detrazioni fiscali al 20% per i giovani tra 20 e 31 anni con reddito non superiore a 15.493,71 euro che stipulano un contratto d'affitto.

WELFARE

Per il contratto di espansione vengono stanziati complessivamente oltre 1,6 miliardi per il triennio 2022-2024, destinati agli accordi per lo scivolo pensionistico fino a cinque anni, favorendo il turnover con una assunzione ogni tre uscite di lavoratori e per la riduzione dell'orario di lavoro. La manovra abbassa a 50 dipendenti per il 2022 e per il 2023 la soglia dimensionale delle imprese che possono accedervi. Stanziato un fondo da 700 milioni per il sostegno al reddito dei lavoratori nel processo di uscita dalla fase emergenziale.

INFRASTRUTTURE

Arrivano 1,4 miliardi dal 2024 al 2029 per i ponti e i viadotti. Due miliardi, fino al 2034, andranno al nuovo «Fondo per la strategia di mobilità sostenibile» taglia-emissioni che servirà tra l'altro per il rinnovo del parco autobus, per i treni a idrogeno, per le piste ciclabili, per il trasporto merci su ferro e i carburanti alternativi di navi e aerei. La manovra destina anche 3,1 miliardi fino al 2036 per estendere la rete delle metropolitane in 5 grandi città (Roma, Napoli, Torino, Milano e Genova). Ritoccate le risorse destinate al programma Next Generation Eu, con un incremento di 19 miliardi di euro in 2 anni. Per il 2022 salgono da 40,3 a 50,3 miliardi di euro e per il 2023 da 44,6 a 53,6 miliardi.

TURISMO

Novità nel contrasto all'evasione fiscale. Viene, infatti, istituita una «banca dati delle strutture ricettive» che l'amministrazione finanziaria compilerà per controllare eventuali elusioni delle imposte sul settore, soprattutto nel campo degli affitti brevi.

Ma il tema al centro dell'attenzione è la sentenza del Consiglio di Stato che ha fissato al 31 dicembre 2023 la scadenza delle concessioni balneari. Il centrodestra promette battaglia. «Rischia di essere letale per tante aziende e per tante famiglie», hanno commentato Maurizio Gasparri e Massimo Mallegni di Forza Italia. Ma M5s plaude alla decisione dei magistrati.

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