Legge di bilancio alla prova degli emendamenti. Modifiche bipartisan su smart working ai fragili

Salvini soddisfatto: "Alziamo le pensioni minime e flat tax per le partite Iva"

Legge di bilancio alla prova degli emendamenti. Modifiche bipartisan su smart working ai fragili
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È iniziata la settimana decisiva per la manovra 2023, in attesa del parere della Commissione europea che potrebbe arrivare domani e orientare alcune decisioni. Nel frattempo la commissione Bilancio della Camera si appresta a votare gli emendamenti alla legge di bilancio: 450 le proposte «segnalate» sulle 3mila presentate.

Le principali modifiche potrebbero riguardare in primis la formulazione della norma che innalza a 60 euro la soglia oltre la quale scatta l'obbligo per l'esercente di accettare pagamenti con Bancomat e carta di credito, con il blocco delle relative sanzioni. Meloni ha sottolineato che cancellare le commissioni «sarebbe incostituzionale». Non è escluso che alla fine, in accordo con Bruxelles, si torni al limite per le transazioni senza obbligo di Pos previsto nella prima bozza di manovra: 30 euro.

Bisogna poi sciogliere il nodo della 18App, il bonus culturale per i 18enni introdotto dall'allora premier Matteo Renzi, così come non mancano emendamenti di maggioranza e opposizione sul superbonus 110%, soprattutto sul tema dei crediti incagliati, anche se il tema dovrebbe essere trattato in Senato nel decreto aiuti quater.

Emendamenti bipartisan riguardano anche lo smart working e la proroga per fragili e genitori di under 14 attualmente in scadenza al 31 dicembre. Il rinvio potrebbe essere fissato al 31 marzo 2023 o al 31 dicembre 2023. Governo e maggioranza puntano a chiudere il quadro delle modifiche alla legge di bilancio sabato per poi procedere con il voto in commissione a oltranza per tutta la giornata di domenica. Sabato è prevista una riunione di maggioranza per chiudere sugli emendamenti di relatori e governo che dovranno recepire le intese politiche tra i gruppi sulle modifiche al testo della manovra. La giornata di lunedì 19 sarà dedicata al coordinamento del testo che approderà in Aula alla Camera martedì 20.

Nella maggioranza il clima si conferma sereno. «La manovra alza le pensioni minime, gli stipendi più bassi, blocca la legge Fornero e aumenta la flat tax per le partite iva» commenta Matteo Salvini. «Stiamo lavorando per ulteriori miglioramenti. Sono soddisfatto perché con 20 miliardi di euro per le bollette, aiutiamo famiglie ed imprese. Sul resto le cose sono incardinate e spero che vadano avanti l'autonomia e il presidenzialismo». Tra le curiosità la presenza di emendamenti bipartisan in manovra per rilanciare i Giochi della Gioventù. Forza, Italia, Fratelli d'Italia, Pd e M5s hanno infatti proposto di istituire un Fondo per la realizzazione dei giochi con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2023, per consentire l'organizzazione della manifestazione di promozione sportiva giovanile, ideata nel 1968 dall'allora presidente del Coni Giulio Onesti. Un rilancio che è tra gli obiettivi dichiarati del ministro Andrea Abodi.

Fi, con Roberto Pella, capogruppo in Commissione bilancio, ribadisce i suoi obiettivi: «Con gli emendamenti segnalati Forza Italia ha fatto valere con determinazione i temi che il Presidente Berlusconi ha indicato come prioritari: aumento delle pensioni minime fino a seicento euro, decontribuzione delle assunzioni a beneficio gli under 35, proroga del credito d'imposta per favorire gli investimenti e lo sviluppo economico nelle zone produttive del Sud Italia, e bonus Mezzogiorno, che in questi mesi ha creato

posti di lavoro e contribuito a stabilizzare il sistema produttivo. Vogliamo poi intervenire in favore delle università non statali, sull'edilizia scolastica e sulla videosorveglianza e sbloccare i crediti del superbonus».

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