Leonardo-Rheinmetall, nasce il "patto dei tank". Un colosso da 20 miliardi per la Difesa europea

Una joint-venture paritetica per la produzione e assemblaggio di carri armati Panther e Lynx

Leonardo-Rheinmetall, nasce il "patto dei tank". Un colosso da 20 miliardi per la Difesa europea
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Si rafforza il partenariato strategico tra Italia e Germania, un successo del premier Giorgia Meloni. Nonostante le accuse di sovranismo, l'esecutivo di centrodestra miete successi dove i predecessori hanno fallito. Ieri, la Commissione Ue ha autorizzato l'ingresso di Lufthansa in Ita, mentre Leonardo ha siglato un'alleanza con Rheinmetall, il principale conglomerato per la difesa tedesco.

Sul piano industriale, si rinsalda l'intesa politica tra Roma e Berlino formalizzata dal Piano d'azione italo-tedesco, firmato nella capitale della Germania da Meloni e dal cancelliere Olaf Scholz il 22 novembre. È in questo contesto che l'accordo tra Leonardo e Rheinmetall assume particolare rilevanza. Si tratta di un memorandum d'intesa per la formazione di una joint venture paritetica. Con sede in Italia, la società si occuperà della produzione di carri armati e corazzati per fanteria, destinati sia all'Esercito italiano sia all'esportazione in altri Paesi. Sono rispettivamente i Panther e i Lynx di Rheinmetall che, con il contributo di Leonardo, vedranno assemblaggio finale, test di omologazione, consegne e supporto logistico effettuati in Italia, la cui quota di attività sarà del 60%. In concreto, il Paese acquisterà da Rheinmetall almeno 200 Panther e 350 Lynx con un contratto dal valore di circa 20 miliardi di euro dalla durata di 15 anni. La commessa comprenderà anche la fornitura dei mezzi di supporto. Un passo necessario, data la necessità dell'Esercito italiano di rinnovare il parco dei corazzati, con l'invasione russa dell'Ucraina che ha dimostrato come la guerra convenzionale, in particolare nelle operazioni di terra, sia ancora attuale dopo anni di analisi concentrate su conflitti asimmetrici, ibridi e dominio cibernetico.

Leonardo e Rheinmetall guardano anche al futuro. Sulla base del Panther, la joint venture tra le due aziende si occuperà, infatti, anche dello sviluppo del carro armato di prossima generazione (Mbt). È un progetto su cui il consorzio per la difesa franco-tedesco Knds lavora dal 2017, con la denominazione di Sistema principale di combattimento terrestre (Mgcs). Tuttavia, solo il 18 giugno scorso le aziende partecipanti, Kmw per la Germania e Nexter per la Francia, hanno raggiunto un accordo su rispettivi compiti di produzione, divisi a metà. L'entrata in servizio del carro armato è prevista per il 2040-2045. Il Panther è, invece, pronto dal 2022, con Rheinmetall che ha presentato la versione aggiornata già a giugno scorso, dotata di torretta automatizzata e cannone da 130 millimetri a caricamento automatico. A queste innovazioni potrà aggiungersi il contributo di Leonardo, che a dicembre 2023 aveva concluso un memorandum d'intesa con Knds sulla produzione congiunta dei carri armati Leopard 2A8 per l'Esercito italiano. L'intesa prevedeva la partecipazione dell'ex Finmeccanica all'iniziativa Mgcs. Tuttavia, il progetto è naufragato l'11 giugno scorso, perché Knds ha rifiutato di localizzare i lavori in Italia.

Concorrente del consorzio-franco tedesco, Rheinmetall ha quindi teso la mano a Leonardo, il cui amministratore delegato Roberto Cingolani ha definito l'intesa raggiunta ieri «un contributo fondamentale alla creazione di uno spazio di difesa europeo».

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