"Lesioni e stalking, prove schiaccianti contro Varriale"

Chiesto il giudizio immediato per il giornalista, accusato di aver perseguitato e aggredito la ex

"Lesioni e stalking, prove schiaccianti contro Varriale"

La procura di Roma ha chiesto e ottenuto dal gip il processo con rito immediato per il giornalista televisivo Enrico Varriale.

L'accusa nei suoi confronti è quella di stalking ai danni della sua ex compagna. L'ex vicedirettore di Raisport salterà dunque l'udienza preliminare, ed è stato stabilito che comparirà il prossimo 18 gennaio. Lo scorso 30 settembre Varriale, difeso dall'avvocato Fabio Lattanzi, era stato sentito a piazzale Clodio nell'interrogatorio davanti al gip Monica Ciancio, che aveva disposto il «divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa» e di «non comunicare con lei neppure per interposta persona».

«Le condotte poste in essere dal Varriale danno conto di una personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo» scriveva il giudice. Il fascicolo racconta del rapporto tra il giornalista e la vittima nato nell'ottobre 2020. Lei si era trasferita dalle Marche fino a Roma per lui. «La relazione sentimentale era proseguita tra alti e bassi sino ai campionati europei di calcio: da quell'epoca l'indagato si era mostrato molto nervoso, stressato con repentini scatti d'ira», aveva denunciato la vittima.

Il 6 agosto durante un «alterco per motivi di gelosia», la donna ha raccontato di essere stata sbattuta violentemente contro il muro. Varriale l'avrebbe scossa e percossa, fino a colpirla con alcuni calci. «La donna avrebbe cercato di rientrare in possesso del suo cellulare, ma Varriale - scrive il giudice Monica Ciancio - la afferrava al collo con una mano».

Dopo l'aggressione la vittima aveva troncato il rapporto, ma il giornalista avrebbe cercato «ossessivamente di entrare in contatto». Telefonate e messaggi pieni di insulti sessisti e minacce di farle perdere una collaborazione giornalistica. Agli appostamenti dell'imputato, corrispondevano gli attacchi di panico della vittima, che dopo l'aggressione aveva avuto 5 giorni di prognosi.

«Nessuna prova schiacciante come scritto da alcuni giornali - ha commentato invece il legale di Varriale, l'avvocato

Fabio Lattanzi -. La procura e il gip come in tutti i processi per stalking hanno chiesto l'immediato. Siamo confidenti di vedere riconosciuta l'innocenza del mio assistito e di chiudere definitivamente questa brutta storia».

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