Letta-Palamara, i forzati delle suppletive

Il leader Pd se perde va a casa, l'ex pm cerca stipendio e immunità

Letta-Palamara, i forzati delle suppletive

Nelle elezioni suppletive di Siena e Primavalle Enrico Letta e Luca Palamara a fari spenti cercano disperatamente il lasciapassare per una poltrona (e stipendio) in Parlamento. Divisi da duecento chilometri ma uniti dallo stesso amaro destino di disoccupati.

Siena e Primavalle diventano, per Letta e Palamara, le ultime spiagge. Stipendio e poltrona a parte, domani e lunedì, il segretario del Pd e l'ex magistrato si giocano tutto nelle suppletive. Palamara, cacciato dalla magistratura e finito al centro di un'inchiesta per corruzione sul sistema di nomine tra i giudici, tenta l'impresa nel quartiere romano con un solo obiettivo: l'immunità parlamentare. Dall'altra parte, Letta ha l'esigenza di rientrare in Parlamento. Altrimenti rischia, da qui alle elezioni politiche, di perdere la guida del partito, il Pd.

Siena e Primavalle sono i due teatri dove Letta e Palamara si esibiranno. In Toscana si vota nel collegio di Siena e Arezzo, dopo le dimissioni da parlamentare dell'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, nominato nel frattempo presidente di Unicredit. Scende in campo per il Pd, ma senza simbolo, il numero uno. Richiamato dall'esilio parigino per rianimare il partito nel post-Zingaretti, Letta dopo i tentennamenti iniziali, ha sciolto la riserva. Si gioca tutto: vuole rientrare in Parlamento, dove potrà coordinare dall'interno i gruppi in vista dell'elezione del prossimo Capo dello Stato. I due sfidanti più temuti sono per il centrodestra l'imprenditore Tommaso Marrocchesi Marzi (spinto in particolare dalla Lega) e il segretario del Pci Marco Rizzo. E poi due outsider: Elena Golini, ex operaia della Whirlpool, di Potere al popolo e Mauro Aurigi, 82 anni, con il movimento Italexit di Paragone. In piena campagna elettorale è esplosa la bomba Mps. Che rischia di rovinare i piani di Letta. Un terreno sul quale lo sfidante di centrodestra picchia duro. E si dice fiducioso: «Sono ottimista. Ho fatto una campagna elettorale raccontando la verità su tutti i temi ed ho puntato sulla trasparenza», commenta Marrocchesi. Campagna elettorale in stile americano per Palamara a caccia dell'immunità. A Primavalle, l'ex toga non sta badando a spese. Si presenta con l'appoggio dei Radicali e con una missione: riformare la giustizia malata. Il centrodestra schiera Pasquale Calzetta, espresso da Fi, che parlando al Giornale subito attacca: «Spero che i cittadini sappiano scegliere tra chi si candida per l'immunità e chi cerca di occuparsi di problemi reali del quartiere. Palamara ha fatto una campagna elettorale molto costosa, con cui io non posso competere.

In ogni caso il mio impegno sarà su due punti: uno statuto speciale adeguato a quello delle grandi capitali e intercettare anche nelle periferie i fondi del Pnrr». In campo anche il segretario dem cittadino Andrea Casu e Antonio Cocco dei liberali. La parola passa alle urne.

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