La lettera alle famiglie: ecco quali scuole scegliere

Nella premessa del modello, viene anche rimarcata una delle novità scolastiche targate governo Meloni: la nascita del liceo del Made in Italy

La lettera alle famiglie: ecco quali scuole scegliere
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«Cari genitori, nei prossimi mesi sarete chiamati a sostenere le vostre figlie e i vostri figli nella scelta del percorso di studi da intraprendere al termine della scuola secondaria di primo grado». Questo è l'incipit di una lettera che il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, esponente della Lega, ha voluto scrivere ai genitori degli studenti di terza media. Da quest'anno, il dicastero ha messo a disposizione uno strumento in più: un «modello nazionale per il Consiglio orientativo». Si trova sulla piattaforma «Unica» del sito del ministero. È utile anche per incrociare i dati delle assunzioni attese nei prossimi anni con l'offerta formativa delle scuole italiane. Può coadiuvare la scelta dell'istituto più adatto. Domanda e offerta, quindi, per far sì che genitori e studenti possano intraprendere percorsi che - come scrive il ministro nella missiva - tengano sì conto di «vocazioni e attitudini» ma siano anche forieri «di una piena realizzazione».

Nella premessa del modello, viene anche rimarcata una delle novità scolastiche targate governo Meloni: la nascita del liceo del Made in Italy. Poi i dati. Si scopre come nei prossimi quattro anni sia prevista l'assunzione di 30.000 diplomati. La metà di questi dovrebbe provenire dal liceo classico, dal liceo scientifico, dal liceo linguistico e dal liceo del Made in Italy. Per i liceali, la tendenza resta quella di continuare a studiare all'Università, ma anche di approdare a settori lavorativi dove le loro competenze teoriche e generali possano essere ben valorizzate. Per quel che riguarda i diplomati tecnici, invece, la statistica cambia. Viene infatti specificato come, tra il 2024 e il 2028, siano previste almeno 182.000 assunzioni di diplomati agli istituti tecnici. Il report Excelsior di Unioncamere - che è quello promosso dal dicastero - rimarca come i giovani destinati a uscire dagli indirizzi di studi tecnici siano, a oggi, circa 160.000. Insomma, c'è spazio in più settori. Così com'è previsto spazio anche nel mondo meccanico, in quello amministrativo e segretariale e in quello agricolo-alimentare. E bisogna tenere conto anche dell'avanzata dell'innovazione tecnologica.

«Nel porgervi i miei saluti - chiosa Valditara nella missiva - , ribadisco l'importanza del Vostro supporto e di quello dei docenti

nell'orientare i giovani ad essere protagonisti consapevoli e responsabili delle loro scelte. Alle ragazze e ai ragazzi auguro di intraprendere percorsi scolastici capaci di trasformare le loro vocazioni in progetti reali».

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