L'ex direttore degli oratori sotto inchiesta: "Abusi sui ragazzini"

Don Samuele Marelli sospeso dalla Curia da un anno. L'esposto di genitori ed educatori

L'ex direttore degli oratori sotto inchiesta: "Abusi sui ragazzini"
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Le prime segnalazioni risalgono a un paio di anni fa, durante le feste natalizie. Prima solo mezze parole, dubbi, racconti che si incrociano tra le famiglie di alcuni giovani che frequentavano l'oratorio di Seregno, in provincia di Milano. Poi lo sgomento si traduce in un esposto che fanno partire gli stessi educatori del centro. Si parla di comportamenti inappropriati e molestie subite dai ragazzi da parte di don Samuele Marelli, ex direttore della Fondazione Oratori Milanesi, all'epoca dei fatti vicario della congregazione Giovanni Paolo II di Seregno (Monza) e coordinatore delle attività pastorali giovanili di sei parrocchie. Ora la Procura di Monza ha aperto un fascicolo di inchiesta per presunti abusi sessuali su minori. Nei confronti del sacerdote, che la curia da oltre un anno ha sospeso da ogni attività pastorale, è stato avviato anche un procedimento presso il Tribunale Ecclesiastico Lombardo, che si dovrebbe pronunciare a breve. La delicata indagine, fino ad ora era stata tenuta nel massimo riserbo. Inizialmente «in quella situazione e per quelle che erano le informazioni allora disponibili - come specifica in una nota l'Arcicidiocesi milanese - si è valutato non opportuno comunicare pubblicamente le motivazioni dell'allontanamento di don Marelli, soprattutto a tutela delle persone eventualmente coinvolte e delle loro famiglie, e del diritto alla buona fama». Ma già a dicembre 2023 erano giunte formalmente all'Ordinario diocesano alcune segnalazioni «di comportamenti non appropriati da parte di don Marelli rispetto al proprio ministero di sacerdote e al proprio ruolo di educatore». «Subito, a titolo prudenziale - scrivono ancora - si è ritenuto di chiedergli di allontanarsi da Seregno e di sospendere qualunque attività pastorale, per procedere poi a una verifica di queste segnalazioni, per quanto compete all'autorità ecclesiastica, secondo le normative canoniche». L'Arcidiocesi precisa poi che dal mese di febbraio 2024 è stata avviata la cosiddetta «indagine previa», ovvero quella fase prevista dalla normativa canonica finalizzata a verificare la probabilità effettiva circa la commissione di un delitto canonico, i cui atti sono stati inviati al Dicastero per la Dottrina della Fede. A giugno, secondo le indicazioni ricevute dalla Santa Sede, il Tribunale ecclesiastico regionale lombardo ha avviato il processo canonico in primo grado di giudizio, la cui conclusione è prevista nelle prossime settimane.

«Tutte le energie di sacerdoti, laici e laiche della comunità di Seregno - conclude la nota - sono da mesi indirizzate ai giovani e alle loro famiglie, che stanno affrontando un tempo di analisi dell'accaduto, insieme a qualificate professioniste, che li sostengono e li affiancano, ascoltando e accogliendo le loro sofferenze, preoccupazioni e interrogativi».

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