C'è una nuova indagine per peculato con al centro l'ex magistrato Antonio Ingroia, iscritto nel registro della procura di Palermo dopo che già lo scorso marzo era diventata di dominio pubblico la notizia del suo coinvolgimento in un'inchiesta per lo stesso reato.
A finire sotto l'occhio della magistratura le retribuzioni che Ingroia ricevette come amministratore unico di Sicilia e-servizi, poi rinominata Sicilia digitale spa, che si occupa della gestione della piattaforma informatica dell'amministrazione regionale. Per la giustizia quel compenso fu "superiore ai limiti previsti dalla legge".
A carico di Ingroia c'è un altro fascicolo, sempre per peculato, aperto due anni fa, per il quale l'ex magistrato e oggi avvocato è già stato interrogato.
I finanzieri hanno acquisito documenti per verificare se l'ex pm abbia ricevuto compensi non dovuti una volta piazzato dall'ex governatore Rosario Crocetta alla società. Se questa volta gli si contesta quanto ricevuto nel 2017, la contestazione precedente era riferita al periodo che va dal 2014 al 2016.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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