Bari - Prima la contestazione di alcuni giorni fa nella sua Lecce da parte di alcuni attivisti No Tap, quindi lo scontro con il governatore Michele Emiliano nel corso di un incontro a Bari: le giornate in terra di Puglia si stanno rivelando piuttosto movimentate per Barbara Lezzi, esponente di peso del Movimento Cinque Stelle e ministro per il Sud. L'ultimo atto di un periodo tutt'altro che rilassante è andato in scena ieri nella sede della Regione durante quello che avrebbe dovuto essere un momento di collaborazione per fare il punto sul nodo ferroviario di Brindisi (guarda il video).
Per dare fuoco alle polveri è sufficiente una domanda sull'iniziativa del governatore, che su Facebook ha scritto al grillino Alessandro Di Battista chiedendogli di «metterci la faccia» e adoperarsi insieme a lui per cambiare il punto di approdo del gasdotto Tap, l'opera che dovrebbe traghettare in Europa il gas dell'Azerbaijan passando per Melendugno, nel Salento (Di Battista ha risposto in serata: «La faccia ce l'ho messa per 5 anni, Forse tu con il Pd l'hai un po' persa. Io mi fido dei ministri M5s). A quel punto apriti cielo. Il ministro bolla come «una sceneggiata» l'iniziativa del presidente, accusandolo tra l'altro di «scorrettezza istituzionale» per essersi rivolto a Di Battista «che non solo è a migliaia di chilometri da qui ma non fa neanche parte del governo». La Lezzi poi assicura che «noi stiamo lavorando per bloccare l'opera», e smentisce anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che solo pochi giorni fa da Baku ha ribadito la necessità di completare l'infrastruttura.
La replica di Emiliano non si fa certo attendere. Il governatore, proprio lui che da tempo strizza l'occhio al M5s, non usa mezzi termini e definisce Lezzi «una maleducata». «Capisco - dichiara - che una contestazione possa sconvolgere il ministro fino al punto di farla andare fuori giri però si dovrà abituare perché governare significa a volte essere contestato. Il ministro oggi - prosegue - ha offeso la Regione Puglia con accuse farneticanti». L'ultima stoccata fa precipitare definitivamente la situazione. «Presenterò le mie lamentele al premier per questo evento» dice Emiliano che parla apertamente di «sceneggiata». Quanto basta a indurre la Lezzi, che aveva già abbandonato il suo posto, a tornare per un nuovo scontro.
«Sono turbata non dalle contestazioni ma dalla scostumatezza istituzionale di Emiliano», tuona il ministro mentre il governatore l'accusa di aver mancato di rispetto al presidente della Repubblica e la invita a dimettersi.
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