Un diritto al pari di quello alla salute e all’istruzione. Anzi, forse proprio un "ponte" tra il primo e il secondo per le caratteristiche intrinseche della pratica sportiva. Non è un caso, quindi, che il "valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme" verrà inserito proprio nell'articolo 33 della Costituzione, dopo la tutela della salute e prima del diritto alla scuola. Oggi al Senato è stato fatto un ulteriore passo avanti verso il riconoscimento dello sport nella carta costituzionale.
L’aula ha approvato il ddl che contiene la proposta quasi all’unanimità, con 195 voti a favore, solo 5 contrari e 12 astenuti. Ora, come prevede l’iter di modifica della Costituzione, tornerà alla Camera per l’approvazione definitiva a partire dal 15 settembre. L’iniziativa, come ha ricordato nella dichiarazione di voto il senatore di Fratelli d’Italia Claudio Barbaro, nasce da un disegno di legge presentato dai colleghi di partito Antonio Iannone e Nicola Calandrini. Il tema ha poi raccolto il sostegno della maggioranza delle forze politiche. "È grazie alla destra – ricorda Barbaro, che è anche presidente dell’Asi (Associazioni Sportive Italiane) - che si è iniziato a parlare di inserimento dello sport in Costituzione e dopo anni siamo riusciti a raggiungere questo importante risultato".
Fissare nella Carta l’importanza della promozione dell’attività sportiva, non è una mera questione terminologica. Esistono, ha fatto presente il senatore di Fdi, "problemi programmatici, strutturali e culturali che da sempre attanagliano questo settore". L’Italia, ad esempio è fanalino di coda "nella classifica del numero di ore di educazione fisica e motoria nelle scuole europee" mentre si piazza ai primi posti "nella classifica della sedentarietà". Sono dati "mortificanti", va avanti Barbaro, per i quali serve un cambio di passo. "Sarà dunque assolutamente necessario modificare l'approccio verso lo sport, e non affrontarlo solo in termini di competitività, ma in termini di prevenzione e tutela della salute", è la conclusione.
"La vera sfida inizierà dopo l'approvazione di questa legge: dovrà cominciare un grande lavoro per dare concretezza al principio sancito nella Carta Fondamentale. Serviranno criteri organizzativi ma anche soldi, finanziamenti per consentire l'effettiva e sempre più ampia partecipazione alla pratica sportiva. Lo sport affermato nella Costituzione potrà essere ovunque se daremo a tutti la possibilità di poterlo praticare, anche a coloro che non l'hanno mai praticato o che non possono permettersi di pagare un abbonamento", ha sottolineato anche il capogruppo del M5s nella commissione Affari Costituzionali, Danilo Toninelli durante il suo intervento in aula. "I cittadini – ha aggiunto - dovranno pretendere il rispetto e la messa a terra di questo come di ogni altro principio costituzionale".
"Si tratta di un lavoro collettivo, ci siamo ascoltati, abbiamo ragionato, abbiamo trovato punti in comune perché toccare la nostra Costituzione è un fatto importante", ha chiarito il capogruppo del Pd in Commissione Cultura e Sport a Palazzo Madama, Roberto Rampi. "Lo sport non può essere solo appannaggio di pochi. Bisogna produrre una uniformità che porti lo sport nelle famiglie che hanno più difficoltà. – ha affermato nella dichiarazione di voto -Sono giornate particolari, siamo tutti preoccupati del conflitto in atto e delle ricadute della guerra. Oggi, con questo voto rilanciamo una idea fondamentale: blocchiamo il clamore delle armi e proviamo a far emergere l'uomo, proviamo a migliorare l'uomo, riscrivendo lo sport nella Costituzione italiana".
Il senatore di Italia Viva, Giuseppe Cucca, rivendica l’impegno sul tema della collega Daniela Sbrollini e insiste sulla necessità di impegnarsi per "garantire l'esercizio regolare del diritto". "Questo – spiega il senatore renziano - significherà che dovremo ovviamente facilitare l'accesso alle risorse, dovremo fare in modo che ci sia la capillarità in tutto il territorio nazionale dell'assistenza a tutte quelle società che svolgono un lavoro estremamente importante". Praticare sport, ha ricordato, non è solo un passatempo ma "un servizio sociale, soprattutto per le piccole società, nelle piccole comunità, che quotidianamente fanno i conti con la carenza di risorse e di strutture, che assolvono un impegno nel sociale che è straordinario".
Anche per la Lega il via libera al ddl per introdurre lo sport in Costituzione è "un passaggio che dimostra la volontà convinta del Parlamento verso un'iniziativa importante". Il partito, spiega a Palazzo Madama il senatore Luigi Augussori, ha "sostenuto convintamente questo provvedimento fin dall'inizio". "Siamo orgogliosi del fatto che il nostro lavoro abbia contribuito a dare forma al testo. L'unità di tutte le forze politiche su questa proposta è certamente un segnale importante di condivisione di fronte a temi che non hanno una connotazione specifica ma riguardano il Paese", ha affermato.
"Crediamo in questa proposta – ha concluso il senatore - e garantiremo il nostro sostegno in Parlamento, cogliendo l'occasione per ribadire il grazie della politica al mondo dello sport per tutte quelle iniziative messe in campo rivolte alla crescita della socialità e del benessere dei giovani e di tutta la popolazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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