Il "libro rosso" di Casaleggio: yoga, maoismo e niente taxi

Il guru grillino pubblica le sue proposte rivoluzionarie per una vita migliore: più monopattini e meno lavoro. E un'esistenza tutta internet, verdura e Milan...

Il "libro rosso" di Casaleggio: yoga, maoismo e niente taxi

Niente centri commerciali. Rasi al suolo. Macellai, taxi, tabaccai e librerie sono scomparsi. In giro si vedono solo monopattini e biciclette, d'altronde le auto private sono vietate. Come il possesso di immobili superiore ai cinque milioni di euro: messo al bando. Chi viola la legge finisce in un centro di rieducazione yoga gestito da neomaoisti. La Corea del Nord di Kim Jong Un? Un incubo dopo una cena prenatalizia troppo pesante? Il bad trip di un vecchio hippie sotto LSD? No no no. Questo è il futuro secondo Casaleggio. L'architetto del successo del Movimento Cinque Stelle ha scritto tutto questo in un libro - rigorosamente solo in versione digitale - dal titolo Veni, vidi, web, con prefazione - concentratissima e impegnatissima - del rapper paraguru Fedez. E già il fatto che abbia depennato il cesariano «Vici» ci fa ben sperare. Il libello delinea le (inquietanti) linee guida dell'uomo che ha inventato il Grillo politico e che da anni sostiene, con certezza granitica, che il Movimento arriverà al governo e farà la rivoluzione.

Il libro vagheggia una sorta di comunismo 2.0, condito con richiami all'esoterismo di Gurdjieff, all'ecologismo, alla new age, alla fantascienza e all'anticapitalismo. Tutto nel nome dell'unico dio, dotato di una propria intelligenza, che tutto amministra e tutto regola come una livella: la Rete. Internet, secondo Casaleggio, ci salverà dalla crisi e allo stesso tempo ci affrancherà dal lavoro, ci regalerà tempo libero, una qualità superiore della vita e anche il cielo terso sopra di noi. E poi prenderà piede la filosofia del downshifting, cioè uno stile di vita rilassato, più naturale. Altro che crescita, c'è bisogno di sciallo. «Perché lavorare un mese intero per comprare un capo firmato, o una settimana per acquistare uno smartphone?», scrive Casaleggio. Ed è la solita tiritera del «produci, consuma, crepa» e della «decrescita felice»: tutti più poveri e tutti più contenti. Di avere il frigo vuoto. E lui ci crede per davvero. Anche perché immaginiamo lo abbia pieno.

Ma Internet ci porterà soprattutto una nuova classe politica trasparente, perfetta e incorruttibile. Leggiamo le parole del Guru grillino: «Corrotti e corruttori sono esposti in apposite gabbie sulle circonvallazioni delle città. Ogni cinque anni si vota on line per una nuova costituzione e si rinnova il patto sociale nei diversi Paesi. La parola mercato si usa solo per il mercato rionale. Nelle cariche politiche e istituzionali si alternano per un tempo limitato e per solo spirito civile, cittadini estratti a sorte (...). Il cittadino deve dedicare dalla maggiore età di 16 anni, due ore al giorno alla comunità. All'Onu ogni Stato ha gli stessi diritti degli altri. Nessuno ha più diritto di veto. La Palestina, il Tibet e il Kurdistan sono diventati Stati membri». Praticamente il programma a Cinque stelle per la conquista del mondo.

Poi Casaleggio, per lasciare al lettore l'amletica domanda «ma ci è o ci fa?», semina qua e là suggestioni dadaiste: chiudere i barbieri per favorire la crescita di una popolazione capelluta, obbligare le edicole a vendere solo albi di Tex (non si sa mai che qualche giornale osi interrompere il sogno grillino) e il Milan che vince ogni

anno Champions e campionato (il cuore del guru è rossonero). Sembra Philip Dick ma è Gianroberto Casaleggio. Ora anche il Movimento ha il suo libretto rosso, il suo programma. Anche se sembra più un manuale di Scientology.

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