"L'inchiesta su di me? Una campagna sul nulla"

La governatrice in corsa in Umbria, Donatella Tesei: "I giudici hanno subito archiviato, ma la sinistra ha provato a usarla"

Donatella Tesei
Donatella Tesei
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Donatella Tesei ha interrotto una lunga tradizione. Cinque anni fa ha tolto al centrosinistra il governo dell'Umbria e ora corre per imporre una nuova «tradizione» nella gestione della regione. Anche se è divenuta una corsa a handicap in questi ultimi giorni con la notizia di un'archiviazione giudiziaria. Urne aperte il 17 e 18 novembre. Come avversaria della Tesei ci sarà la sindaca di Assisi, Stefania Proietti.

Alla fine anche il suo nome è comparso sui giornali in relazione a un'inchiesta. E questo a pochi giorni dalla chiusura della campagna elettorale. Si può parlare di giustizia a orologeria?

«Posso dire che non c'era nulla prima e non c'è nulla oggi dopo l'archiviazione. Ho appreso questa notizia dai giornali. Non ho mai ricevuto un avviso di garanzia. I giudici hanno fatto il loro lavoro di indagine. E poi hanno archiviato».

Intanto, però, il suo nome è finito sui giornali.

«La magistratura ha operato molto bene perché durante le indagini non è trapelato nulla. Si tratta della solita mistificazione della sinistra».

In Liguria, alla fine, la vicenda Toti non ha influito sul voto come speravano a sinistra.

«Nel mio caso direi che l'anomalia sta nel fatto che la notizia di un'archiviazione è stata fatta oggetto di campagna elettorale. Ma la gente non ha gli occhi chiusi. Di fronte al nulla la gente è in grado di capire la finalità. In campagna elettorale bisognerebbe essere seri e parlare di programmi».

La sua vittoria cinque anni fa ha rotto il monopolio della sinistra. La campagna elettorale di adesso è diversa da quella di allora?

«Sicuramente sì. Cinque anni fa ho trovato una Regione davvero in ginocchio. Quindi c'era molto da lavorare. Per non parlare, ovviamente, dell'emergenza Covid».

Che però ha interessato tutte le Regioni.

«Certo. Ma è evidente che il tempo non è stato sufficiente per tutto. Quando mi sono insediata avevo i commissari in Sanità e i concorsi bloccati. Un disastro. Ora c'è un percorso da portare avanti. Abbiamo aperto ai concorsi. Come quelli per primari. Quando sono arrivata metà erano soltanto facenti funzione».

A differenza della Liguria, qui la sua coalizione si trova di fronte un campo largo al gran completo.

«Non mi preoccupo per me o per la mia campagna elettorale. Semmai sono preoccupata per l'Umbria. Mi chiedo infatti: che cosa accadrebbe se dovesse vincere la sinistra? Vedo troppe diversità di vedute su questioni assolutamente cruciali».

Su cosa punta la sua campagna elettorale?

«Con la mia coalizione, coesa e determinata, puntiamo soprattutto al rilancio dell'economia e alle infrastrutture e ovviamente alla sanità, come ho già detto».

Qualche esempio?

«Questa regione è tagliata fuori sia dalla rete autostradale che da quella dell'alta velocità ferroviaria. Al momento stiamo intervenendo in modo massiccio per il rifacimento e la messa in sicurezza della E45 (la superstrada che collega Orte a Ravenna, ndr). Oggi abbiamo tutto finanziato il nuovo tracciato di realizzazione della ferrovia centrale umbra, una dorsale che attraversa tutta la regione da nord a sud. Pensi che quando ci abbiamo messo le mani abbiamo trovato i binari con gli alberi che ci crescevano in mezzo. Strategica non solo per i pendolari ma anche per il turismo che vogliamo rilanciare. Già abbiamo rilanciato l'aeroporto di Perugia. L'anno scorso abbiamo raggiunto il record di oltre 500mila passeggeri ma vogliamo arrivare a un milione e abbiamo già messo in cantiere le risorse per il suo ampliamento».

II leader nazionali intervengono in campagna elettorale?

«Sono stati molto

presenti in tutta la campagna elettorale. e lo saranno anche in questi giorni. Domani, a esempio, sarà a Terni con il vicepremier Antonio Tajani per parlare del sistema produttivo e della riorganizzazione del sistema sanitario».

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