Per rallentare la corsa del coronavirus, la Germania passa dal lockdown parziale a quello totale. Dal 16 dicembre al 10 gennaio resteranno chiuse scuole, asili e gli esercizi commerciali non indispensabili. Le nuove restrizioni annunciate domenica sono più restrittive di quelle della scorsa primavera, quando per esempio i grandi centri per il fai-da-te erano rimasti aperti grazie alla vendita di cibo per animali. Da mercoledì tutto il paese chiuderà i battenti. La decisione era nell'aria: intervenuta mercoledì scorso al Bundestag per discutere il bilancio federale 2021, la cancelliera Angela Merkel aveva lanciato un accorato appello alla responsabilità a tutti i tedeschi segnalando che «non è accettabile avere 500 decessi al giorno» a causa del Covid-19. In quella stessa sede la leader cristiano-democratica aveva anche appoggiato le raccomandazioni adottate il giorno prima dalla Leopoldina, l'Accademia tedesca delle scienze. Virologi, epidemiologi ed economisti avevano segnalato che il sistema ospedaliero della Germania è vicino al collasso e che la curva dei nuovi contagi e dei decessi da coronavirus ha smesso di scendere per appiattirsi invece su livelli ancora pericolosi.
Domenica mattina il governo federale e i 16 Länder hanno dunque affrontato l'emergenza che non passa. A differenza degli incontri precedenti durati a volte da mattina a sera, il vertice straordinario si è concluso alle 11 con una conferenza stampa della cancelliera e del vicecancelliere socialdemocratico responsabile per le Finanze, Olaf Scholz. Accanto a loro c'erano come di consueto il governatore bavarese Markus Söder e il borgomastro berlinese Michael Müller in rappresentanza degli Stati federati. Governo, maggioranza e Länder, in altre parole, ci hanno messo la faccia annunciando le nuove misure alla luce del sole, rispondendo in diretta tv alla raffica di domande dei giornalisti presenti all'evento. Si è così appreso che le scuole potranno offrire la didattica a distanza, che i datori di lavoro sono incoraggiati a favorire il telelavoro e non potranno comunque negare ferie pagate a chi resti a casa ad accudire i figli. Da mercoledì sarà poi vietato bere alcol all'aperto e comprare fuochi d'artificio per Capodanno. Ai ristoranti e alle gastronomie, che dallo scorso 2 novembre possono preparare pietanze solo per l'asporto, il governo ha permesso di consegnare pasti pronti a a domicilio.
Alle misure del governo si aggiungono poi quelli dei 16 Länder, liberi di adottare ulteriori misure restrittive per combattere la pandemia. Come ha fatto subito la Baviera dove il virus ha messo le autorità sanitarie ko. Söder ha ammesso che nel Libero Stato di Baviera «il contagio è fuori controllo», annunciando così l'entrata in vigore un coprifuoco sanitario dalle nove di sera alle cinque del mattino senza eccezioni, neppure per la notte di San Silvestro.
Per addolcire un poco l'amara pillola di un lockdown che coprirà l'intero periodo delle feste di fine anno, il governo federale permetterà tuttavia la celebrazioni di riti religiosi in chiese, moschee e sinagoghe a condizione che si rispettino le regole di distanziamento sociale. Cantare in coro sarà tuttavia vietato. Fra il 24 e il 26 dicembre sarà però permesso invitare fino a quattro parenti stretti e un numero illimitato di bambini sotto ai 14 anni. «Avrei preferito misure più leggere ma a causa dello shopping natalizio i numeri dei contatti sociali sono aumentati in modo considerevole», ha affermato la cancelliera, riconoscendo anche che «le misure entrate in vigore lo scorso 2 novembre non sono bastate». L'empatia della cancelliera non è solo verbale: il governo ha anche annunciato come gli esercizi commerciali chiusi per decreto potranno chiedere «ristori» allo stato per 500mila euro, contro i 200mila euro massimi previsti in precedenza.
L'esecutivo, ha assicurato il vicecancelliere Scholz, sosterrà le imprese per circa 11 miliardi di euro. Rimasti orfani dei mercatini di fine anno, i tedeschi non resteranno però senza l'amato abete natalizio: dal lockdown sono escluse le rivendite di alberi di Natale.
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