L'ipotesi TikTok: riconoscimento facciale per i minori

Sì, certo: certi social non sono permessi ai minori di una certa età. Per esempio TikTok, che di questi tempi fa rima con pericolo, seppur di solito la colpa non dovrebbe essere del mezzo ma di chi lo usa

L'ipotesi TikTok: riconoscimento facciale per i minori

Sì, certo: certi social non sono permessi ai minori di una certa età. Per esempio TikTok, che di questi tempi fa rima con pericolo, seppur di solito la colpa non dovrebbe essere del mezzo ma di chi lo usa. Però il caso drammatico della bambina di Palermo morta durante una stupida sfida di quelle che girano sull'app, ha aperto il dibattito: come si fa a impedire che chi ha meno di 13 anni apra un account? TikTok ci sta provando, promettendo di andare a caccia di tutti gli iscritti sotto età per cancellarli. Se però si conta che solo in Italia il «social dei balletti» ha ben 10 milioni di utenti, è come andare a caccia di una specifica pecora bianca in un gregge al pascolo. Ci sono insomma due esigenze che contrastano: quella di un'azienda che sul suo servizio ci fa i soldi e quella di chi vorrebbe garantita la sicurezza di chi a quel servizio si iscrive. In mezzo su certe cose si chiude un occhio - da una parte e dell'altra - sperando che arrivi la soluzione finale. Ma quale?

L'unica possibile porta all'utilizzo dell'intelligenza artificiale: ovvero identificare l'età dell'utente attraverso il riconoscimento facciale e/o scandagliando tutto quanto ognuno di noi lascia nei suoi dispositivi. TikTok ci sta pensando, approfittando di soluzioni che sono già in circolazione. Però, la privacy? Appunto: mettiamo che il social che ha sede europea a Dublino si presenti davanti al Garante con una richiesta del genere: vi aspettate una risposta positiva? È dunque il cane tecnologico che si morde la coda. Ed è anche la dimostrazione di quanto noi in materia di sicurezza siamo un po' bipolari: chiediamo rispetto della nostra intimità, ma pretendiamo però che si evitino drammi come quello di Palermo senza rinunciare a nulla. Per poi magari mettere sul web tutto di noi senza pensarci. C'è un giochino, per esempio, che si chiama «How old I look», ovvero ti fai una foto e il computer calcola la tua età apparente (e di solito ti regala qualche anno per farti contento). Ecco in quel momento, oltre a gonfiare la nostra vanità, stiamo regalando qualcuno degli oltre 300 indicatori che un'intelligenza artificiale estrapola dalle nostre tracce digitali per darci un'identità. E usarla secondo comando.

Quella, per dire, che già usano certi governi per compilare liste di bravi cittadini, oppure corporation per inviarti il messaggio giusto e condizionare i tuoi gusti. Sì, poi c'è TikTok e una soluzione da trovare: ma forse è troppo tardi.

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