"Lite tra pm sul caso Erba, ora intervenga il ministero"

Lo scontro sui giornali tra Procura generale di Milano e Procura di Como sull'eventuale revisione del processo sulla Strage di Erba arriva in Parlamento.

"Lite tra pm sul caso Erba, ora intervenga il ministero"

Lo scontro sui giornali tra Procura generale di Milano e Procura di Como sull'eventuale revisione del processo sulla Strage di Erba arriva in Parlamento prima ancora che a Brescia, luogo deputato a decidere se rivedere la condanna all'ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi. Ad annunciare un'interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia Carlo Nordio è Pierantonio Zanettin di Forza Italia, ex membro del Csm che in questi giorni, dopo aver votato in aula al Senato, una riforma del Codice rosso contro la violenza sulle donne, sta lavorando sul cosiddetto «sorteggio temperato» a Palazzo de' Marescialli «che spezzi - dice al Giornale il senatore azzurro - il legame fra magistrato e correnti tramite l'introduzione, nel procedimento elettorale della componente togata del Csm, di un sistema che consenta la possibilità di candidarsi anche a quei magistrati non scelti dalla corrente maggiormente influente di turno». E qui il discorso scivola sulla diatriba a mezzo stampa tra il sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser e il procuratore capo facente funzioni di Como Massimo Astori. Che con un durissimo comunicato ha di fatto sconfessato il Pg, dichiarandosi stupito per il provvedimento che chiede la revisione e facendo infuriare i legali della coppia, che adombrano un tentativo di «influenzare quella che può essere la decisione della corte dell'appello di Brescia», come dice Fabio Schembri.

Che cosa ne pensa della richiesta di revisione?

«Conosco la serietà, la grande esperienza, la competenza e la professionalità di Tarfusser da quando ero al Csm. Ritengo che i rilievi che ha sollevato debbano essere presi con la massima considerazione, non possono essere derubricati come fossero frutto di un'iniziativa estemporanea o improvvida».

La Procura di Como non è d'accordo

«Trovo irrituale che alla sua iniziativa di tipo giudiziario, nell'ambito delle competenze giurisdizionali, ci sia una risposta attraverso un comunicato stampa da parte della Procura».

È una difesa d'ufficio del proprio operato, no?

«I magistrati, a mio giudizio, quando ci sono delle iniziative giudiziarie devono parlare con gli atti e non con i giornali. Chiederò di verificare con una interrogazione al ministro se quanto messo in essere dalla Procura di Como presenti profili di illecito disciplinare».

Il Guardasigilli deve aprire una

pratica a tutela?

«La pratica a tutela si apre al Csm quando ci sono minacce o offese gravi a un magistrato, che, di sua iniziativa, non può replicare. Ma non mi pare che nel caso in esame ne ricorranno i presupposti».

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