L'ok della Camera con l'astensione di Iv

Approvato il riassetto del Csm. Il ministro: "È il miglior testo possibile"

L'ok della Camera con l'astensione di Iv

La Camera ha approvato il ddl che delega il governo a riformare l'ordinamento giudiziario e il Consiglio superiore della magistratura. I voti favorevoli sono stati 328 e quelli contrari 41; 25 i deputati che si sono astenuti, in gran parte quelli di Italia viva. Il testo ora passa al Senato.

Il disegno di legge indica le linee guida alle quali dovrà attenersi l'esecutivo nel disegno delle nuove norme sul cosiddetto fenomeno delle «porte girevoli» tra politica e magistratura, la separazione delle funzioni, le nomine a pacchetto e la composizione del Csm, che tornerà a essere costituito da 30 componenti, rispetto agli attuali 24. In particolare viene stabilito il divieto di esercitare in contemporanea funzioni giurisdizionali e incarichi elettivi e governativi. A fine mandato i magistrati non potranno tornare a svolgere funzioni giurisdizionali mentre significative limitazioni riguarderanno anche i magistrati candidati in elezioni nazionali ed europee e non eletti. È poi previsto un solo passaggio di funzione tra requirente e giudicante entro i 10 anni dall'assegnazione della prima sede. La ministra della Giustizia Marta Cartabia ha parlato di «migliore riforma possibile».

Per Forza Italia, Matilde Siracusano aveva annunciato il voto favorevole del gruppo dicendo che «questa non è la nostra riforma ma se non ci fosse stata Forza Italia oggi non avremmo approvato lo stop alle porte girevoli, così come la separazione delle funzioni e il voto degli avvocati nei consigli giudiziari».

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