Il governatore Attilio Fontana lo dà per scontato, anche se non è ancora ufficiale: «Da lunedì la Lombardia passa in zona bianca», annuncia su Facebook. Tutti i parametri sono in costante miglioramento, come del resto in gran parte d'Italia, che infatti sta entrando a grandi passi nella fascia di minor rischio.
Dal 14 giugno - se i dati che prevedono un'incidenza al di sotto dei 50 nuovi casi ogni 100mila abitanti saranno confermati dal monitoraggio dell'Iss di oggi - anche Piemonte, Emilia Romagna, provincia autonoma di Trento e Lazio passeranno in bianco e diranno addio a gran parte delle restrizioni, a cominciare dal coprifuoco, in anticipo di una settimana rispetto alla data già fissata del 21 giugno, quando sarà abolito ovunque. Resta in tutto il Paese l'obbligo di mascherine di distanziamento. Ancora non ci sono certezze, invece, per la Puglia, in bilico proprio sul confine che prevede la promozione. Bisognerà aspettare l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, nel pomeriggio, per sapere se le previsioni sono state confermate e se anche la Puglia ce l'ha fatta a passare nella fascia che comporta una maggiore libertà di movimento, già raggiunta dal 31 maggio da Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise e dal 7 giugno da Liguria, Veneto, Umbria e Abruzzo. A breve tutta l'Italia sarà bianca. I dati dell'epidemia, del resto, continuano ad essere buoni e anche il bollettino di ieri ha numeri in discesa con 2.079 nuovi contagi (contro i 2.199 di mercoledì) e un tasso di positività invariato, all'1 per cento. Si registra un incremento del numero dei morti, 88 contro i 77 del giorno precedente, ma nel conteggio ci sono diversi decessi pregressi. In discesa anche ricoveri e terapie intensive.
La Lombardia si prepara alla tanto agognata «promozione», ma l'assessore al Welfare, Letizia Moratti, invita i cittadini alla prudenza. «Il ritorno alla completa normalità di tutte le attività senza restrizioni, fatta eccezione per le discoteche, e il venir meno del coprifuoco serale non significa un liberi tutti. Ribadisco l'appello alla responsabilità di ognuno, nonostante il miglioramento della situazione e il progressivo aumento della popolazione vaccinata». A Pescara ci ha pensato il sindaco, Carlo Masci, con un'ordinanza che sta facendo molto discutere in particolare le associazioni di categoria, a mettere dei paletti alla voglia di divertimento regolando gli orari di chiusura di bar, ristoranti e locali da oggi fino al 7 luglio. Anche se in zona bianca non sarebbero previsti limiti di orario.
Nella fascia di minor rischio i ristoranti all'aperto non hanno limiti di persone sedute allo stesso tavolo, mentre al chiuso si può cenare al massimo in sei.
Ripartono in anticipo rispetto alla road map prevista dal decreto del governo piscine al coperto, centri termali, parchi tematici, fiere e sagre. Tornano le feste private, equiparate ai banchetti di nozze, quindi con il green pass.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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