L'ombra sulle restituzioni grilline: "Non sappiamo dove vanno a finire i soldi"

La deputata grillina Aprile denuncia: "Ho chiesto come mai fosse cambiato il fondo per destinare i soldi. La risposta? Mi hanno pressato per versare"

L'ombra sulle restituzioni grilline: "Non sappiamo dove vanno a finire i soldi"

Il Movimento 5 Stelle deve fare i conti con la spinosa questione delle restituzioni, per cui i vertici si incontreranno martedì 7 gennaio a Roma: i probiviri, il comitato di garanzia e i capigruppo saranno chiamati a decidere eventuali sanzioni da irrogare nei confronti di coloro che sono indietro con le rendicontazioni. Nell'elenco dei "cattivi" è finita anche Nadia Aprile, che ora rischia dunque di essere espulsa: "Sarebbe una mossa sbagliata e inopportuna. Assumere provvedimenti di una tale gravità senza aver ascoltato gli interessati mi pare a dir poco discutibile". Infatti lei spiegherà la propria posizione l'8 gennaio, in occasione dell'assemblea plenaria dei gruppi parlamentari.

L'onorevole pentastellata dice di essere in regola "sia con il versamento mensile di 300 euro a favore della piattaforma Rousseau sia con la rendicontazione, sempre mensile, dei mille euro per venti". All'appello mancano 2mila: lei ha sospeso il versamente in seguito "all'autoritaria modifica del soggetto destinatario di queste somme, che non è più il microcredito ma un comitato costituito da tre parlamentari del Movimento". La grillina ha fatto sapere che dallo scorso aprile ha inviato "numerose mail per chiedere chiarimenti in ordine alle ragioni di tali modifiche e alla destinazione dei fondi sinora versati dai parlamentari", ma l'unica risposta ricevuta è stata "il pressante invito a regolarizzare la mia posizione".

Contributi alla Casaleggio

Se la legislatura dovesse finire in anticipo, le somme versate sul conto del comitato resterebbero alla Casaleggio. Intervistata dal Corriere della Sera, la parlamentare 5S ha espresso la sua contrarietà: "Trovo assolutamente inopportuno che le somme giacenti vengano in questo caso destinate alla stessa piattaforma, senza che questa modifica, introdotta dopo le elezioni, sia mai stata discussa e accettata". In molti contestano le restituzioni a Rousseau, ma lei ha precisato: "Il contributo di 300 euro è noto e accettato al momento della candidatura, troverei strumentale rimetterlo in discussione".

La Aprile infine non ha escluso che in futuro possa sposare la causa di Lorenzo Fioramonti, che starebbe pensando di costituire un nuovo gruppo - dopo le sue dimissioni da ministro dell'Istruzione - che appoggi comunque l'esecutivo targato Movimento 5 Stelle-Partito democratico guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte: "È questione prematura, che

merita una risposta ponderata. Allo stato non ho alcuna intenzione di lasciare il Movimento, è un'ipotesi che non avevo contemplato. Se mai dovessi esservi costretta valuterò, di concerto con le persone a me vicine".

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