Più che il «giorno della libertà» sarebbe meglio chiamarlo il «giorno del grande azzardo». Perché con altri 48mila nuovi casi giornalieri e mezzo gabinetto in isolamento, oggi il Regno Unito torna alla normalità e rinuncia a ogni restrizione. Niente più distanziamento, niente più obbligo di mascherina se non sui mezzi pubblici di trasporto, pub, ristoranti, cinema, discoteche e teatri operativi, consentiti matrimoni e funerali senza numero massimo di partecipanti, ma anche eventi sportivi e musicali. Con l'80% della popolazione adulta vaccinata la Gran Bretagna punta all'immunità di gregge sperando di evitare nuovi lockdown in autunno. Eppure sarà un'estate difficile per gli inglesi, costretti a destreggiarsi con i continui cambiamenti nelle regole per i viaggi all'estero e lo spettro di una variante Delta che rischia di portare i contagi giornalieri fino a 200mila.
Più di 1200 scienziati hanno firmato un appello nel quale affermano che la sconsiderata decisione del governo britannico minaccia l'intera Europa, e gli stessi consulenti inglesi hanno raccomandato estrema cautela per questo ritorno alla normalità. Ma salvo una richiesta ai connazionali di essere «cauti» e «procedere con prudenza e rispetto», neppure gli ultimi accadimenti hanno tuttavia indetto l'esecutivo a ripensarci. Da ieri sia il premier che il ministro per l'Economia Rishi Sunak sono in isolamento dopo che il ministro alla Salute Sajid Javid è risultato positivo al Covid.
Javid ha già avuto le due dosi di vaccino AstraZeneca e al momento le sue condizioni non sono preoccupanti. I sintomi sono estremamente lievi, grazie al vaccino, e Javid continua a lavorare da casa. In un primo momento nemmeno Johnson e Sunak intendevano isolarsi. Soltanto ieri un portavoce di Downing Street aveva informato i giornalisti che entrambi avrebbero preso parte a un esperimento pilota che prevedeva tamponi giornalieri in modo da consentire a Johnson e Sunak di continuare a lavorare, senza dover ricorrere all'autoisolamento. L'annuncio aveva però immediatamente suscitato critiche feroci da parte dei partiti dell'opposizione. «Evidentemente il governo ha accesso ai test per i Vip - avevano fatto notare Laburisti e LiberalDemocratici - e possono godere di privilegi negati al resto del Paese». Così, dopo soli 157 minuti dal primo annuncio, Downing Street ha fatto l'ennesimo voltafaccia e da ieri sia Johnson che Sunak sono in quarantena.
Questo però non migliora la situazione generale che definire «esplosiva» è un eufemismo. Soltanto nell'ultima settimana il Servizio Sanitario Nazionale ha chiesto di restare a casa a più di mezzo milione di persone che sarebbero venute a contatto con soggetti contagiati e questo sta creando enormi problemi in molti settori lavorativi. Sono sempre più numerosi i negozi, i supermercati e i locali costretti a rimanere chiusi per carenza di personale e si teme che nei prossimi giorni in molti cancellino l'app del servizio sanitario per evitare di dover rimanere a casa. Meglio sarebbe, come ha suggerito ieri l'ex premier Tony Blair, estendere il sistema pilota a tutti. «Non voglio che il primo ministro si isoli, abbiamo bisogno che nei prossimi giorni sia a lavorare - ha dichiarato Blair - è coperto dal doppio vaccino e i tamponi giornalieri sono attendibili.
Dovrebbero poterne usufruire tutti e non solo alcuni settori pubblici e privati».Intanto il governo ha reintrodotto la quarantena obbligatoria per chi rientra dalla Francia, anche se vaccinato, provocando enormi disagi nel settore aereo e del turismo.
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