Londra, Murdoch va alla guerra delle tv. Due nuovi canali sul modello Fox News

La "News UK tv" dello Squalo dovrà vedersela con "GB News". Obiettivo: spartirsi i telespettatori di destra delusi dalla "Bbc"

Londra, Murdoch va alla guerra delle tv. Due nuovi canali sul modello Fox News

Il lancio è previsto entro la metà di quest'anno, forse già in primavera. La sfida è a chi arriverà in onda per prima tra la News UK TV di Rupert Murdoch e la GB News nata con almeno 60 milioni di sterline già sborsate da ricchi finanziatori di destra, molti dei quali stranieri. Se negli Stati Uniti Donald Trump punta a creare una tv digitale per emanciparsi dalla Fox News del magnate Murdoch, nel Regno Unito c'è gran fermento per l'esordio di due nuovi canali televisivi proprio sul modello della Fox. L'obiettivo è accaparrarsi quella fetta di audience stanca della copertura della Bbc, della sua contestata imparzialità, e a caccia di novità rispetto a Sky e Itn. «Serviremo il vasto numero di britannici che si sentono insoddisfatti e inascoltati dai loro media», spiega Andrew Neil, volto storico della Bbc, uscito dalla tv di Stato dopo 25 anni e ora alla guida di GB News. La tv sarà disponibile su digitale e satelitte, su tutte le piattaforme tv, incluse Freeview, Sky e Virgin Media, oltre che on-line.

Star del giornalismo inglese, Neil è la prova che si fa sul serio. Ex direttore del Sunday Times di Rupert dal 1983 al 1994, co-fondatore di Sky Tv lanciata trent'anni fa dallo Squalo, il giornalista noto per mettere sulla graticola ministri e capi di governo, ora è l'uomo della svolta, il presidente e insieme la star di punta della nuova Gb News pronta a trasmettere 24 ore su 24. Un acquisto d'eccellenza arrivato anche grazie al sostegno economico che Gb News riceve da Discovery, il gigante americano dei media, da alcuni fan della Brexit come Sir Paul Marshall, fondatore del sito di opinione di destra UnHerd, e da molti finanziatori stranieri, tra cui il neozelandese Christopher Chandler, finanziere con investimenti in Russia e quote in Gazprom. Il reclutamento di oltre un centinaio di giornalisti è già cominciato. Il proposito è occuparsi di politica raccontando storie da ogni angolo del Paese, non solo da Westminster. E posizionarsi a destra della Bbc senza arrivare agli eccessi della Fox. Anche perché a supervisionare sulla correttezza dell'informazione sarà il garante Ofcom, che ha concesso le licenze a entrambe le tv.

Ma GB News dovrà vedersela con la neonata rivale di Murdoch, la News UK TV. Il magnate dell'editoria e fondatore della Fox rimette le mani sulla tv inglese dopo che il suo impero mediatico si è ristretto con la vendita di Sky a Comcast e della 21st Century Fox a Disney. La News UK TV di Rupert dal nome della società che edita il Times, il Sunday Times e il Sun ha ottenuto il via libera per andare in onda sia online, come servizio in streaming, che in chiaro. Ma trasmetterà solo in fascia serale, 4 o 5 ore in prima serata, garanzia di ottimi ascolti, i più alti della giornata. Coordinata dall'ex capo di Fox News, David Rhodes, la nuova tv ha già avvicinato star del calibro di Piers Morgan, ex direttore del tabloid News of The World (chiuso dopo lo scandalo intercettazioni), giudice di Britain's Got Talent e conduttore del programma politico Good Morning Britain su Itv. Fra i papabili big assoldati c'è anche Lord Alan Sugar, ex presidente del Tottenham passato dal sostegno ai Laburisti all'endorsement a Boris Johnson. La programmazione è probabile cominci con uno show politico a inizio serata, proseguirebbe con un programma politico di metà serata, per concludersi con le news e un possibile show satirico di fine giornata. La cena tra Murdoch e Nigel Farage in un ristorante di Londra la scorsa estate lascia pensare che anche l'uomo della Brexit possa metterci lo zampino.

D'altra parte le nuove tv contribuiscono a realizzare il piano prospettato anni fa da Dominic Cummings, l'ex consigliere pro-Brexit di Johnson, che aveva chiamato la Bbc «nemica mortale» e sosteneva fosse necessaria una rivoluzione nel campo della comunicazione. Una svolta diceva che doveva avvenire in tre passi. Primo: sminuire la credibilità della Bbc. Secondo: creare un equivalente di Fox News. Terzo: mettere fine al divieto di spot politici in tv.

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