"L'Onu non sia un club solo di buoni propositi"

La Meloni all'Assemblea generale delle Nazioni Unite auspica la riforma dell'istituzione: "Basta con Nazioni di serie A e serie B"

"L'Onu non sia un club solo di buoni propositi"
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Una strenua difesa del multilateralismo, purché l'Onu non diventi un club di buoni propositi ma il luogo dove si fanno i conti con l'urgenza delle decisioni, e l'importanza di una riforma del Consiglio di Sicurezza che non crei nazioni di serie A e di serie B. Nel definire le priorità italiane al Vertice del Futuro, il primo impegno al Palazzo di Vetro di Giorgia Meloni nella sua tre giorni a New York in occasione della 79esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il presidente del consiglio sottolinea come di fronte ad uno scenario così complesso come quello attuale, «non abbiamo altra scelta che agire». «Le sfide che la storia ci ha messo di fronte sono numerose e multiformi: il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali ed economiche, le crisi umanitarie e sanitarie, la criminalità transnazionale, i conflitti armati a partire dall'inaccettabile guerra russa nei confronti di una nazione sovrana come l'Ucraina, che rendono sempre più precaria la sicurezza internazionale», afferma. Ribadisce che «viviamo un tempo di crisi, però le crisi nascondono sempre una opportunità. Nessuno stato può governare le crisi del nostro tempo, per questo l'Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e della sua istituzione più rappresentativa che è l'Onu». Eccolo il ruolo del multilateralismo, prosegue, «non un club nel quale incontrarsi per scrivere inutili documenti zeppi di buoni propositi, ma il luogo nel quale si devono fare i conti con l'urgenza delle decisioni, e le idee devono diventare azione». Il premier sostiene che «ogni organizzazione è efficace se le sue regole sono giuste e condivise. Per questo siamo convinti che qualsiasi riforma del Consiglio di Sicurezza non possa prescindere dai principi di uguaglianza, democraticità, rappresentatività. La riforma ha un senso se viene fatta per tutti e non solo per alcuni. Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano nazioni di serie A e nazioni di serie B». Meloni parla del piano Mattei come esempio di nuova cooperazione con le nazioni africane, che è «la nostra ricetta per promuovere lo sviluppo di un continente troppo spesso sottovalutato e garantire un diritto fino ad oggi negato a troppi giovani, quello a non dover emigrare». Mentre sull'intelligenza artificiale lancia un monito sul rischio di «scenari catastrofici» se venisse utilizzata non per il bene comune, ma «per divaricare ulteriormente gli equilibri globali». Durante la missione a New York, iniziata nel segno di Big Tech con l'incontro con i Ceo di Google, Motorola e Open AI per discutere rischi e potenzialità dell'IA e i piani di investimento delle tre società in Italia, Meloni ha ricevuto il premio Global Citizen Award (consegnatole da Elon Musk), assegnato dell'Atlantic Council «per il suo ruolo pionieristico di prima donna capo di governo in Italia, il suo forte sostegno all'Unione Europea e all'alleanza transatlantica nonché per la sua presidenza del G7 nel 2024». All'Onu, invece, oltre all'intervento al Vertice del Futuro e varie bilaterali (tra cui l'Iraq e altri Paesi del Golfo), oggi interviene al summit della coalizione globale contro la minaccia delle droghe sintetiche su invito di Joe Biden, mentre in serata (la notte italiana) parla per la seconda volta dal palco dell'Assemblea Generale. Un intervento incentrato ancora su multilateralismo e riforma del Consiglio di Sicurezza, e poi Africa, crisi internazionali (ribadendo la posizione su Gaza e sul Libano, dove l'Italia sostiene l'azione di mediazione americana), sicurezza alimentare e presidenza del G7.

Mercoledì, probabilmente, parteciperà invece in video collegamento da Roma ad un evento sull'Ucraina finalizzato a ribadire - in un formato ancora in via di definizione - il sostegno della comunità internazionale a Kiev contro l'invasione russa. Sempre sul fronte Ucraina, l'Italia interviene pure (ancora non si sa chi parlerà) alla riunione a livello ministeriale del Consiglio di Sicurezza oggi alle 15 locali con Volodymyr Zelensky.

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