C'è la longa manus di Gianroberto Casaleggio dietro la controffensiva M5S al Pd. La sfida a Renzi e a Boschi ad un confronto nei talk show, l'assedio nei comuni dem dove gli eletti Pd hanno avuto problemi con la giustizia, la carica a Beppe Grillo affinché anche lui faccia capolino nelle amministrazioni di segno Pd a chiedere le dimissioni di sindaci o consiglieri indagati.
"L'attacco diffamatorio dei dem sul caso Quarto" ha mandato su tutte le furie il cofondatore del Movimento: "Buttano fango su di noi, ma la pagheranno cara", si è sfogato con alcuni fedelissimi Casaleggio, a quanto apprende l'Adnkronos. Per questo, raccontano fonti M5S, il guru dei 5 Stelle avrebbe raccomandato ai suoi di far quadrato e continuare a lavorare in Parlamento ma evitando contatti, rapporti e legami di ogni tipo con i dem.
Niente capanelli, sì al lavoro nelle commissioni e in Aula ma "confidenza zero". Il M5S continuerà a dare il proprio contributo sui temi, votare emendamenti e misure su cui concorda, "ma il Pd e i partiti sono il nemico, tenetelo sempre a mente", ha ricordato Casaleggio ai suoi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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