Il Cdm che ha di fatto varato la manovra al 2,4 per cento farà parecchio discutere. La maggioranza gialloverde esulta per aver tirato dentro alla legge di Bilancio il reddito di cittadinanza, la riduzione delle tasse e il superamento della Fornero. Dall'altro lato le opposizioni insorgono. Critiche dal Pd e da Forza Italia: "I 5 Stelle hanno raggiunto lo scopo di umiliare il Paese e fin qui niente di strano vista ma loro innata incapacità, ma la Lega come farà a spiegare ai suoi elettori il senso di una manovra che umilia il lavoro e mortifica i sacrifici di chi ha sempre creduto nella giustizia sociale", afferma l'azzurro Giorgio Mulè.
Ma il vero banco di prova è la reazione di Bruxelles sulla manovra. Reazione che arriva subito con le parole di Pierre Moscovici, Commissario al Bilancio Ue che mette nel mirino proprio la mossa dell'esecutivo: "Il progetto di legge di bilancio italiano per il 2019 appare ad oggi fuori dai paletti delle regole comuni europee". Una vera e propria bocciatura. Moscovici aggiunge: "Non abbiamo alcun interesse ad aprire una crisi tra l’Italia e la Commissione, ma non abbiamo neanche interesse a che l’Italia non riduca il suo debito pubblico, che rimane esplosivo". E ancora: "Rilanciare quando c’è un debito molto alto, finisce per ritorcersi contro chi lo fa". Insomma dopo la partita tutta interna al governo si apre la sfida contro Bruxelles. Un braccio di ferro dagli esiti imprevedibili.
Moscovici agita già lo spauracchio delle sanzioni: "Eventuali sanzioni nei confronti dell’Italia per il mancato rispetto delle norme di bilancio sono possibili, anche se io non sono nello spirito delle sanzioni". Molto più di un avvertimento...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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