Un altro importante passo in avanti nella riconciliazione dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa è stato compiuto ieri, durante i lavori del vertice a cui ha partecipato il presidente americano Joe Biden. Ue e Usa, dopo una disputa commerciale durata 17 anni, hanno raggiunto un accordo per la sospensione dei dazi legati al contenzioso sui sussidi ad Airbus e Boeing per i prossimi 5 anni. L'intesa darà alle parti tutto il tempo necessario a trovare un accordo di lungo termine per chiudere definitivamente la questione. È «un'importante svolta», ha commentato l'inquilino della Casa Bianca prima di volare a Ginevra per l'attesissimo incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Stati Uniti e Unione Europea si sono anche «accordate a lavorare per contrastare le pratiche anti-concorrenziali della Cina in questo settore», ha precisato Biden: «Lavoreremo insieme per riflettere i nostri standard elevati, inclusi gli investimenti e il trasferimento di tecnologie. È un modello che possiamo realizzare per le altre sfide poste da Pechino».
Nell'intesa che sospende i dazi sulla disputa Airbus-Boeing, infatti, c'è anche una clausola per contrastare «l'ambizione cinese a costruire un settore dell'aviazione civile fuori dalle regole di mercato», come ha spiegato la rappresentante Usa per il commercio Katherine Tai. «Mentre eravamo impegnati a farci la guerra - ha aggiunto - altri ne hanno approfittato». Il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha confermato che c'è un'appendice «per la cooperazione sulle pratiche distorsive della concorrenza nel settore». Secondo il presidente francese Emmanuel Macron, a portare alla tregua sono state le «nuove relazioni» con gli Stati Uniti. «Con l'accordo Usa e Ue rafforzano la propria alleanza, consolidando una nuova stagione di cooperazione. Molte produzioni italiane di eccellenza potranno beneficiare della sospensione a lungo termine dei dazi commerciali», dice il premier Mario Draghi. Molto soddisfatta del risultato raggiunto tra Bruxelles e Washington è anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, secondo cui la svolta su Boeing e Airbus «apre un nuovo capitolo nelle nostre relazioni, perché ci spostiamo da un contenzioso alla collaborazione dopo 17 anni di controversia». «Con l'accordo abbiamo compiuto un passo importante nella risoluzione della disputa commerciale più lunga nella storia del Wto», ha poi precisato, dicendosi «contenta di vedere che, dopo un intenso lavoro tra la Commissione europea e l'amministrazione statunitense, il nostro partenariato transatlantico stia raggiungendo la velocità di crociera». «Ciò dimostra il nuovo spirito di cooperazione tra l'Ue e gli Stati Uniti, e che possiamo risolvere le altre questioni a nostro reciproco vantaggio», ha ribadito. «Gli ultimi quattro anni non sono stati facili», ha poi sottolineato la von der Leyen con un riferimento a Trump. Con gli Usa «siamo diversi, ma siamo uniti nella lotta per la democrazia».
Al termine del summit con Biden, la presidente della Commissione europea ha riaffermato di condividere «lo stesso approccio» con Washington sul fronte dell'economia, ossia che non bisogna abbandonare in modo prematuro le misure di sostegno: «Non dobbiamo ripetere l'errore della passata crisi finanziaria, ma mantenere il sostegno fiscale anche nel 2022, sapendo che le politiche devono essere più differenziate per preparare agli anni successivi quando il supporto sarà ridotto».
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