Un'impresa sfiorata per un soffio. Il Giappone sperava di diventare il quarto Paese ad avere al suo attivo un allunaggio, dopo Stati Uniti, ex Unione Sovietica e Cina e una startup spaziale giapponese, la Ispace, di diventare la prima compagnia privata a mettere un lander sulla Luna. Ma ecco l'epilogo: la Ispace ha perso il contatto con il suo lander lunare Hakuto-R. L'ha annunciato l'azienda, lasciando intendere che il suo tentativo sia fallito. «Non abbiamo confermato la comunicazione con il lander», ha dichiarato un funzionario dell'azienda circa 25 minuti dopo l'atterraggio previsto. «Dobbiamo presumere che non siamo riusciti a completare l'atterraggio sulla superficie lunare», ha detto il funzionario. È mancato l'ultimo passaggio, quello decisivo, dopo aver apparentemente raggiunto tutti gli obiettivi prestabiliti.
L'arrivo sul suolo lunare del lander Hakuto-R, era previsto infatti nel tardo pomeriggio di ieri, alle 18.40 ora italiana. Ma venti minuti più tardi c'era ancora silenzio. Il punto per l'allunaggio doveva essere il cratere Atlas, nella zona nord-orientale della Luna.
Il tentativo arriva a quattro anni da quello fallito della missione privata israeliana Beresheet. Lanciato nel dicembre 2022 con un razzo Falcon 9 della SpaceX, dal 21 marzo scorso il lander giapponese, alto poco più di due metri e del peso di 340 chili, si trovava su un'orbita circolare a circa 100 chilometri dal suolo lunare. A febbraio il veicolo era arrivato a 1,3 milioni di chilometri dalla Terra, la più grande distanza mai raggiunta da un lander privato, e il 21 marzo si era immesso in un'orbita circolare, a circa 100 chilometri dal suolo lunare. Hakuto-R M1 è la prima missione del programma Hakuto della ispace, che prende il nome dal coniglio bianco che secondo la mitologia giapponese vivrebbe sulla Luna.
Finora solo Stati Uniti, Russia e Cina sono riusciti a mettere un robot sulla superficie lunare, tutto attraverso programmi sponsorizzati dal governo. Il ceo di ispace, Takeshi Hakamada, aveva pubblicizzato la missione come «la base per liberare il potenziale della Luna e trasformarla in un sistema economico robusto e vibrante».
L'azienda ritiene che la Luna sosterrà una popolazione di 1.000 persone entro il 2040, con 10mila visite l'anno. Ha in programma una seconda missione, per il prossimo anno, che prevede un allunaggio e il dispiegamento del proprio rover.
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