Davide Barillari non ci sta. Per lui, il codice della strada, è indigesto. Dopo aver ricevuto a casa una multa per eccesso di velocità, il consigliere del Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio va all'attacco su Facebook: "168,80 euro di multa per aver superato di 11 kmh la velocità max sulla Pontina (90 kmh), da pagare entro 5 giorni, altrimenti 236 euro. E -3 punti sulla patente. Ma è giusto?". Uno sfogo subito preso di mira: "Quindi, vi indignate per i delinquenti che non rispettano le leggi, però il codice della strada pretendete di infrangerlo aggratis?". Una vera e propria selva di critiche. Tanto che il grillino si affretta a cancellare il post (che però rimane su Twitter).
Il post di Barillari non è affatto piaciuto. Il consigliere grillino è stato subito bersagliato. Tanto che si sente di "dovere" di rettificare alla svelta: "Io pago la multa. Mai detto di non pagare. Chiedevo info". "La legge è legge. Stacce", gli fa presente un utente. Mentre un altro follower gli ricorda "Paolo Taverna che parcheggia sulle strisce". "Questa volta hai sbagliato - incalza un altro ancora - prima della multa e dopo.Stop. Al lavoro". "Questo non ha neanche presente cosa sia la legge". C'è, poi, chi la butta sul ridere: "Ti viene data l'opportunità di contribuire al bilancio di un Comune. Da cittadino dovresti esserne felice". Ma Barillari non ride. Anzi, si infastidisce e cancella il post da Facebook. E si giustifica: "Ecco! Finalmente dimostrato che i 5 stelle sono peggio degli altri, che sono attaccati ai soldi, che violano le regole, che sono fascisti! È vero: ho cancellato il post, unica volta in un anno e mezzo, non perché sfuggo dalle critiche, anche quelle più aspre, ma perché è davvero un peccato perdere tanto tempo per rispondere a chi, solo mosso da pregiudizi, vuole dimostrare di aver scoperto il grillino con le mani nella marmellata. La multa la pagherò - assicura - e sono il primo a dire che la velocità deve essere rispettata su ogni strada. Ma da quelle mie frasi, costruire con oltre 300 commenti un mondo di insulti e osservazioni costruite ad arte per denigrarmi, mi sembra davvero esagerato".
538em;">Post cancellato da Facebook, insomma. Ne resta traccia su Twitter, per fortuna. Anche dei commenti. E che spasso di commenti! "Non si muove foglia che la rete non voglia", gli ricordano.
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