"Macchina della propaganda". Ora nel Lazio scoppia la bufera

Regione Lazio in crisi per la pronuncia della Corte dei Conti che boccia il Bilancio: possono saltare le agevolazioni fiscali. La Colosimo su Zingaretti: "Continua a fare danni"

L'ex segretario del Pd Nicola Zingaretti
L'ex segretario del Pd Nicola Zingaretti

Il governatore della Regione Lazio si dice perplesso ma la sentenza della Corte dei Conti è chiara: il ricorso sulla parifica del bilancio è stato ricusato. In estrema sintesi, Nicola Zingaretti fatica ad ammettere un errore che comporta il respingimento del bilancio presentato, con il conseguente pericolo che le agevolazioni previste per circa due milioni di famiglie residenti nella Regione che l'ex segretario del Pd amministra saltino. Il tema non è secondario anche dal punto di vista politico: le elezioni regionali non sono poi così lontane.

Se nessun elemento in campo dovesse cambiare prima, infatti, si voterà nel 2023. E l'argomento del bilancio regionale non potrà che fare capolino durante l'anno che separa i cittadini dalle urne. Chiara Colosimo, esponente di punta di Fratelli d'Italia e consigliere regionale, non si meraviglia poi molto, definendo la pronuncia della Corte dei Conti come un "giudizio pesante ed inappellabile".

"Per far capire di cosa parliamo ai cittadini - esordisce a IlGiornale.it - , parliamo del 2020, l’anno delle mascherine pagate ma scomparse, il caso di scena che dimostra una gestione sbagliata delle scelte economiche". Dunque il punto non sarebbe statistico o meglio non solo: a finire sul banco degli "imputati", per così dire, sarebbero le mosse politico-economiche che la maggioranza di centrosinistra ha operato.

Chiaro che bisogna comunque attendere: "Aspettiamo di leggere la sentenza - continua la Colosimo - , ma 500milioni di euro dei contribuenti dovranno essere destinati ad eventuali fondi di riserva e per sostenere le spese di cause giudiziarie perse. Tradotto: nessun contenimento per le tasse più alte d’Italia, utili solo a pagare...la macchina della propaganda zingarettiana che non smette di fare danni e manda in fumo l’ennesima promessa". Parole forti lla luce di una pronuncia che, stando all'opinione del consigliere regionale meloniano, non fa che rivelare quanto sollevato durante questa consiliatura.

Zingaretti, che nel frattempo disserta di proporzionale, cerca di ridimensionare la faccenda: "Le misure che dovevamo adottare - ha commentato, così come ripercorso dall'Ansa - già erano state adottate, e quella di ieri è una sentenza più contro la Corte che contro la Regione perché noi in 8 anni abbiamo seguito in maniera pedissequa quello che la Corte indicava e, per 8 anni, ha sempre parificato il bilancio compreso quello in discussione". Sarebbe la Corte dei Conti, per l'ex vertice Dem, a smentire se stessa.

Poi la stoccata: "Ora ci hanno ripensato e noi difenderemo in tutti i modi i cittadini da una scelta che veramente suscita perplessità e, a questo, punto

attenzione sulle future scelte della Corte", ha continuato il governatore. Si calcola che le agevolazioni fiscale previste ma sul punto di saltare possano coinvolgere fino a due milioni di famiglie.

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