Nervi a fior di pelle tra le file della maggioranza, al termine di una giornata in cui si è consumato l’ennesimo tutti contro tutti. L’ultima controversia è sorta in seguito al mancato voto del Movimento 5 Stelle sul parere delle commissioni parlamentari in merito al contratto di programma della linea alta velocità Torino-Lione. I pentastellati non hanno preso parte alla votazione in commissione lavori Pubblici sullo schema di contratto della Tav. "Una decisione inesorabile - hanno scritto in una nota i senatori grillini - viste le lacune di questo schema sul fronte numerico e giuridico".
L’affondo del M5s
L’arringa del M5s si fa via via sempre più pungente. "La nostra posizione sulla Torino-Lione è nota, ma lo schema risulta del tutto invotabile. Non c'è nessuna previsione chiara sul traffico sulla tratta, sui costi si riscontrano opacità e voragini diffuse, senza che venga chiarito una volta per tutte chi paga cosa e per quali somme", si legge ancora nel comunicato.
Ma non è finita qui, perché i grillini hanno sottolineato che, in caso di eventuali controversie, "sarà l'autorità francese a definirle", creando uno "sbilanciamento irricevibile, che mette al solito il nostro paese alla mercè degli umori altrui". In più, il M5s ha rimarcato "l'obsolescenza di un'opera che va avanti a passo di lumaca, e che se tutto andrà per il verso giusto sarà pienamente operativa solo tra quindici anni, quando risulterà antiquata e non al passo coi tempi". "Come M5s - hanno concluso i senatori pentastellati - abbiamo semplicemente preso una scelta di buon senso".
Una scelta che, a quanto pare, non è affatto piaciuta a Italia Viva. Matteo Renzi è stato chiarissimo. "Sull'alta velocità non facciamo sconti a nessuno. L'unico vero attacco al governo lo ha fatto il Movimento cinque stelle non votando il parere sull'alta velocità. Non siamo noi a complottare contro il governo, ma è chi dice no all'alta velocità che complotta contro l'Italia", ha concluso l'ex premier.
Tutti contro tutti
Proprio mentre il governo dovrebbe dimostrarsi saggio e guidare l’Italia sulla strada della ripartenza, ecco scoppiare una "guerriglia irresponsabile" tra i partiti della maggioranza, per usare le parole di Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia. "Non so quali segnali si stiano lanciando i partiti di maggioranza, ma è in atto una guerriglia irresponsabile sulla pelle del Paese", ha puntualizzato Bernini in una nota.
"Oggi in commissione al Senato il Movimento cinque stelle si è di nuovo barricato sulla trincea anti-Tav, e solo il voto responsabile - e determinante - di Forza Italia e Lega ha consentito di evitare una figuraccia internazionale determinata dal blocco di un asse strategico per l’Europa", ha aggiunto Bernini.
Detto altrimenti, se verrà scongiurato l'esercizio provvisorio per i ritardi del governo sulla legge di Bilancio "sarà solo per il senso di responsabilità del centrodestra".
Ma a questo punto, si è chiesta la stessa Bernini, sorge spontanea una domanda: "Come può una maggioranza in queste condizioni guidare il Paese verso la ripresa, e come utilizzerà le risorse europee condizionata com'è dal grillismo tornato alle origini contro lo sviluppo infrastrutturale?”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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