"Mai più toghe in politica". E lo dicono le toghe stesse

Domani nascerà una nuova corrente della magistratura con Piercamillo Davigo presidente che contrasta la discesa in politica delle toghe

"Mai più toghe in politica". E lo dicono le toghe stesse

"I magistrati non devono essere collaterali, né fare politica, mai". Ad aprire una crepa all'interno del mondo delle toghe, è Piercamillo Davigo, consigliere alla Corte di Cassazione nonché il "dottor Sottile" del pool Mani Pulite.

Domani nascerà infatti una nuova corrente della magistratura, di cui lui sarà presidente. Una corrente che considera una scelta etica quella di non invadere il campo della politica. Una corrente che vuole dire basta alle toghe che usano l’esperienza giudiziaria come trampolino di lancio per approdare in Parlamento o intraprendere altre esperienze affini. Anche perché, come sottolinea Davigo, "di solito il magistrato che fa politica, la fa male".

Autonomia e Indipendenza è il nome del gruppo, nato da una scissione di Magistratura Indipendente, poco più di un mese fa, quando è diventato insanabile il contrasto tra la maggioranza e la minoranza della corrente

proprio sul rapporto tra magistrati e politica. Il nuovo gruppo sarà "liquido" senza una struttura organizzata di vertice e sarà una sorta di laboratorio di idee e progetti. Insomma, Ingroia, Di Pietro & Co. sono avvisati.

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